L’esperienza e i risultati del Servizio di Terapie Integrate attivo nel Centro di Senologia della Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma presentati a Miami al congresso SIO – Società di Oncologia Integrata dal 5 al 7 novembre. Il Centro di Senologia del Gemelli leader nel Lazio e tra i primi in Italia per l’approccio olistico alla cura delle donne con tumore alla mammella
Roma, 4 novembre 2016 – Consulenze nutrizionali, fitoterapia, sostanze naturali e omeopatiche, lezioni di Qi-gong e meditazione, trattamenti di riflessologia plantare e agopuntura: tutto questo è offerto, in associazione alle terapie tradizionali, dal Polo Donna della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli per aiutare le donne con tumori mammari o ginecologici a svolgere il proprio percorso di cura in modo meno faticoso e ridurre sensibilmente gli effetti collaterali della chemioterapia e radioterapia, con conseguenti ricadute positive sull’esito stesso delle cure.
Questa esperienza pluriennale del Servizio di Terapie Integrate e i risultati fin qui ottenuti saranno presentati al 13° Congresso Internazionale SIO (Society for Integrative Oncology) che si terrà a Miami dal 5 al 7 novembre. La SIO è la più prestigiosa società nel campo dell’oncologia Integrata.
“Un approccio olistico alle pazienti con tumore mammario o ginecologico è certamente un valore aggiunto per ridurre gli effetti collaterali delle cure oncologiche tradizionali e contribuire, insieme al supporto psicologico, a un più efficace recupero del benessere psicofisico e una migliore qualità di vita – spiega il prof. Riccardo Masetti, Direttore della UOC di Senologia del Policlinico e Presidente della Susan G. Komen Italia Onlus – Il Servizio di Terapie Integrate del Polo Donna solo negli ultimi 9 mesi ha trattato gratuitamente più di 100 pazienti oncologiche, con percentuali di gradimento superiori al 90%”.
“Le principali indicazioni cliniche per queste attività – spiega il dott. Stefano Magno, responsabile del Servizio di Terapie integrate – variano dalla gestione dello stress legato alla diagnosi e ai trattamenti, al potenziamento del sistema immunitario fino al trattamento di effetti collaterali quali la nausea, le vampate di calore, l’insonnia, la fatigue, le radiodermiti che possono manifestarsi in corso di chemioterapia o radioterapia. E poiché le terapie integrate sono discipline poco invasive, sono potenzialmente utili in ogni caso”.
Perché la medicina integrata
Negli ultimi vent’anni, in Europa e negli Stati Uniti l’impiego delle terapie integrate (anche definite “complementari”) ha mostrato un costante aumento: negli USA, 62 pazienti su 100 vi fanno ricorso e la soddisfazione degli utenti è superiore all’80%. Tutti i maggiori centri oncologici degli Stati Uniti hanno al loro interno un Servizio di Terapie Integrate (Memorial Sloan-Kettering di New York, Dana Farber di Boston, MD Anderson di Houston, etc.).
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avviato un Piano strategico 2014-2023 per la promozione delle Medicine tradizionali ed il loro inserimento basato su evidenze scientifiche nei sistemi sanitari nazionali.
L’approccio integrato potrebbe essere particolarmente utile anche nel ridurre la spesa sanitaria, non soltanto per i bassi costi delle metodiche impiegate, ma anche perché la riduzione degli effetti collaterali legati alla patologia tumorale e ai trattamenti oncologici contribuisce ad una maggiore aderenza delle pazienti ai piani di trattamento, con riduzione della necessità di assumere farmaci di sostegno (ad esempio antinfiammatori).
Il Servizio di Terapie integrate del Centro di Senologia del Policlinico
La particolarità del Servizio è quella non solo di mettere a disposizione delle pazienti una serie di proposte terapeutiche complementari gratuite (fitoterapia, sostanze naturali, omeopatia, Qi-gong) o inserite nel SSN (agopuntura, fisioterapia), ma anche di offrire agli addetti ai lavori opportunità di formazione accademica e promuovere la ricerca clinica.
“Il Servizio di Terapie Integrate ha finalità anche educative e vuole far crescere la ricerca clinica su queste metodiche per rafforzare l’evidenza scientifica della loro efficacia – aggiunge il dott. Magno – In collaborazione con ARTOI (Associazione per la Ricerca in Terapie Oncologiche Integrate) abbiamo infatti attivato un Master Universitario di I livello per operatori sanitari, e dato avvio a progetti di ricerca multicentrici su terapie di supporto nutrizionale e di controllo della fatigue”.
“Un approccio olistico – conclude il dott. Magno – con trattamenti sempre più personalizzati, ci consente di focalizzare meglio l’attenzione sulla persona malata, piuttosto che solo sulla malattia. In aggiunta, ci consente di affiancare ai trattamenti oncologici tradizionali (secondo le più recenti linee guida) metodiche che rendano tali trattamenti meno faticosi e più efficaci, e in ultima analisi garantiscano alla paziente le migliori possibilità di guarigione e di un pieno recupero del benessere psicofisico”.
fonte: ufficio stampa