Torino, 14 novembre 2018 – La ASL Città di Torino a un giorno dall’inizio della campagna regionale di vaccinazione antinfluenzale ha presentato oggi ai media la propria strategia per fronteggiare il fenomeno annuale al meglio.
Il prof. Giovanni Di Perri, Direttore della Divisione di Malattie Infettive a direzione Universitaria della ASL Torino ha innanzitutto premesso che dovrebbe trattarsi di una stagione influenzale nella media di gravità, probabilmente inferiore quanto a numero di soggetti colpiti, grazie alla strategia regionale di distribuire ai cittadini il vaccino quadrivalente che protegge anche dal virus B, invece del trivalente degli scorsi anni. E dal Professore viene una prima raccomandazione: “Le sindromi virali invernali sono tante ma l’influenza tra queste è la più pericolosa perché produce una flogosi generalizzata che, soprattutto nei soggetti anziani, a rischio o con patologie croniche, può far precipitare una situazione clinica di per sé già compromessa, con esiti anche fatali per le complicazioni. Aderire alla vaccinazione è una forma di cautela: oggi la vita media si è allungata di circa un decennio per entrambi i sessi, ma è un decennio in cui la fragilità del soggetto va considerata e tutelata con tutte le precauzioni possibili”.
La dott.ssa Barbara Vinassa, Direttore del Distretto Sanitario Nord Est della ASL e coordinatrice dei rapporti con i MMG, ha evidenziato il ruolo fondamentale del medici di famiglia nella loro posizione di consiglieri di fiducia dei pazienti, per un buon esito della campagna vaccinale: “Nel nostro territorio, dall’8 novembre ad oggi sono già state consegnate ai MMG, attraverso la centrale del Servizio Farmaceutico della ASL di Asti, 350.000 dosi complessive di vaccini nella prima tranche, e la distribuzione successiva proseguirà altrettanto a scaglioni, in base al fabbisogno già monitorato e preventivato”.
Grande attenzione è posta anche alla sensibilizzazione del personale dipendente della ASL stessa, considerato un target sensibile: la dott.ssa Teresa Emanuele, Medico Competente aziendale, ha sottolineato l’obiettivo di aumentare la percentuale di vaccinazioni tra i dipendenti a rischio, raggiunti con una comunicazione interna capillare e facilitati nell’accesso, grazie ai centri vaccinali dislocati in varie sedi di lavoro e possibilità di accessi personalizzati.
Il dott. Gregorio Domenico Greco, Responsabile SS Igiene Umana e Profilassi della ASL Torinese, ricorda anche che per la coorte dei pazienti nati nel 1953, da piano regionale, quest’anno è possibile aggiungere alla vaccinazione antinfluenzale anche quella antipneumococcica e anti herpes zoster, sempre presso il MMG.
“Sono tutte azioni volte a mantenere lo standard di vaccinazioni in Torino al di sopra della media regionale e incrementarlo – commenta il dott. Edoardo Tegani, Direttore Sanitario ASL Città di Torino – e sono già in atto anche le azioni per fronteggiare l’epidemia di influenza senza intasare i Pronto soccorso. Abbiamo predisposto ben 254 posti letto CAVS (continuità assistenziale a valenza sanitaria) attivabili man mano che le esigenze lo richiederanno: 60 posti presso RSA via Botticelli – 109 posti nelle RSA di via Farinelli e via Gradisca – 20 posti nella RSA Itaca – 22 posti presso l’ex Oftalmico e 43 posti nella S.A.A.P.A. ( Società Assistenza Acuzie e PostAcuzie) di Settimo T.se. Intanto è in corso con le Direzioni sanitarie dei nostri presidi ospedalieri la ricognizione dei posti letto ospedalieri che potranno essere riservati in caso di iper afflusso”.