Roma, 15 luglio 2021 – “Oggi, dopo l’ufficializzazione del decreto del Ministero della Salute che sancisce la sospensione delle incompatibilità al corso di formazione specifica in medicina generale, ai medici che si scrivono al corso di formazione specifica del triennio 2020-2023 e del triennio 2021- 2024, è consentito mantenere gli incarichi convenzionali. Si mette, così, fine a una discriminazione nella formazione professionale dei medici”, così una nota della Segreteria Nazionale del Sindacato Medici Italiani – SMI plaude alla decisione assunta dal Ministero della Salute.
“Riteniamo giusta questa scelta, per cui ci siano battuti da tempo, considerata la cronica carenza dei medici impegnati nelle attività afferenti alla medicina generale, aggravata dalla emergenza sanitaria da Covid-19. Una decisione che può essere utile a scongiurare gravi disservizi nelle diverse aree della medicina generale (emergenza sanitaria territoriale 118, continuità assistenziale, medicina penitenziaria e l’assistenza primaria) e garantire la continuità assistenziale territoriale”.
“Si tratta adesso di mettere mano ad una riforma strutturale della formazione per i medici individuando percorsi per delineare anche uno nuovo modo di svolgere la formazione-lavoro” conclude la nota.