Ferrara, 22 marzo 2018 – La recente legge approvata dal Parlamento sulle “norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 16 gennaio 2018, è l’argomento oggetto del convegno in programma presso l’Aula Magna dell’ospedale di Cona sabato 24 marzo 2018 alle ore 8.30.
La tematica, delicata e attuale, ha delle importanti implicazioni etiche, giuridiche e mediche. La Società Medico Chirurgica di Ferrara, tramite il suo presidente, Roberto Zoppellari, intende soprattutto affrontare gli aspetti medici relativi all’applicazione di questa legge sul fine vita, definita anche “biotestamento”.
Il convegno sarà introdotto dal saluto dei Direttori sanitari dell’Azienda Ospedaliero Universitaria e dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara, rispettivamente Eugenio Di Ruscio e Nicoletta Natalini.
La prima sessione dell’incontro scientifico, moderata dal direttore del Servizio Legale Provinciale Rosa Maria Gaudio, verterà sulla presentazione della legge da parte di Margherita Neri, titolare della cattedra di Medicina Legale a Ferrara, e del codice di deontologia medica da parte del rappresentante dell’Ordine dei Medici di Ferrara, Rosario Cultrera. Seguirà il confronto sulla legge tramite il parere espresso da Emanuela Turillazzi, docente di Medicina Legale a Pisa e quello di Franco Balzaretti, direttore del Day Surgery dell’Azienda Sanitaria Locale di Vercelli.
Nella seconda parte della mattinata, i direttori Chiara Benvenuti e Massimo Gallerani modereranno gli interventi inerenti alcuni ambiti specialistici di possibile coinvolgimento, con il contributo di professionisti ferraresi in campo geriatrico (Franco Romagnoni), neurologico (Maura Pugliatti), oncologico (Antonio Frassoldati), pneumologico (Ippolito Guzzinati) e delle cure palliative (Loretta Gulmini).
Prendendo spunto dalla riflessione sulla legge relativa alle disposizioni anticipate di trattamento, il convegno intende perciò riflettere sul prendersi cura dei malati nella fase finale della vita e sull’attenzione alla relazione fra curante e paziente, nel rispetto della volontà di quest’ultimo.