Giovedì 20 settembre a Roma, in occasione della VII edizione della Giornata per la Ricerca promossa dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, presentati i risultati degli studi e le ricerche in corso sul tema della medicina personalizzata, in particolare in cinque aree: malattie neurologiche e dell’invecchiamento, salute della donna e del bambino, biotecnologie innovative e percorsi di personalizzazione diagnostica e in terapia intensiva, malattie cardiopolmonari croniche e sostenibilità della medicina personalizzata e predittiva nel Servizio Sanitario Nazionale
Roma, 14 settembre 2018 – La VII edizione della Giornata per la Ricerca promossa dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS avrà luogo giovedì 20 settembre, a Roma a partire dalle ore 9.00 nell’Aula Brasca del Policlinico A. Gemelli.
Alla Giornata per la Ricerca interverrà il Direttore esecutivo dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), professor Guido Rasi.
Anche quest’anno il tema al centro della Giornata per la Ricerca è “Medicina Personalizzata e Innovazioni Biotecnologiche”, finalizzate a fornire mezzi diagnostici e cure sempre più mirate ed efficaci. L’intero mese di settembre è dedicato a presentare l’attività di ricerca sulla medicina personalizzata e sulle innovazioni, realizzate dai ricercatori della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS che lo scorso marzo ha ottenuto da parte del Ministero della Salute il riconoscimento come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.
La ricerca biomedica è evoluta verso approcci orientati a dipanare la complessità intrinseca alla transizione da uno stato di “salute” a quello di “malattia”. Per questo, a livello globale, si assiste a un fenomeno di riorganizzazione strutturale delle attività di Ricerca classicamente definita come “traslazionale”. Quest’approccio si contestualizza con la definizione di medicina personalizzata nelle sue varie accezioni di “predittiva”, “preventiva” e “partecipatoria” (la cosiddetta “P4 Medicine”), ambito in cui la ricerca biomedica realizzata dall’Università e dalla Fondazione rientra a pieno titolo.