Condividere in modo strutturato dati clinici per migliorare la capacità di prevedere, prevenire e curare malattie come Alzheimer, Parkinson, SLA, sclerosi multipla e tumori cerebrali, riducendo il loro impatto sul sistema sanitario nazionale. Questo l’obiettivo del progetto NeuroArt P3, guidato dall’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e co-finanziato dal Ministero della Salute e dalle Regioni dei centri partner
Genova, 17 novembre 2020 – Parte il programma triennale coordinato dall’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, che coinvolge il Gaslini e l’Università di Genova, la Fondazione Bruno Kessler e l’Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento, in collaborazione con TrentinoSalute4.0 (Centro di competenza sulla Sanità digitale), l’Unità di Neuroradiologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e il Don Gnocchi di Firenze.
Lo scopo del progetto è ottimizzare l’utilizzo dell’ingente quantità di dati clinici e migliorare la gestione di malattie del sistema nervoso centrale, raccogliere il più alto numero di informazioni possibili (Big Data) di tipo epidemiologico, clinico, e laboratoristico per elaborare, attraverso tecniche di intelligenza artificiale, algoritmi matematici volti a individuare modelli di prognosi di malattia e di risposta alle terapie.
I big data rappresentano uno dei nodi più delicati per le organizzazioni sanitarie: le informazioni cliniche sono in costante crescita, soprattutto per le malattie croniche e multifattoriali, provengono da più fonti e sono spesso codificati e memorizzati in formati e supporti diversi. Per essere utilizzati al pieno delle loro potenzialità, richiedono rapide elaborazioni, un’architettura uniforme oltre a piattaforme digitali e competenze matematiche e cliniche specifiche.
“Condividiamo l’intento del Ministero della Salute di uniformare la mole di dati clinici, e di laboratorio che abbiamo a disposizione nei nostri Centri quando si parla di malattie neurologiche, quali Alzheimer, Parkinson, SLA, Sclerosi multipla e tumori cerebrali. Grazie alle attuali tecnologie digitali, possiamo elaborare le informazioni con maggior accuratezza e ricavare indicazioni per orientare strategie di intervento e ambiti di ricerca” afferma Antonio Uccelli, Direttore Scientifico del Policlinico San Martino, Professore Ordinario presso l’Università di Genova e coordinatore del programma di rete.
Il progetto ha ottenuto 2.400.000 euro provenienti per metà dal Ministero della Salute e per l’altra metà da Regione Liguria, Provincia autonoma di Trento, Regione Lombardia e Regione Toscana. Il punto di partenza di NeuroArt P3, è quindi digitalizzare, standardizzare e organizzare i dati dei pazienti con malattie del sistema nervoso centrale provenienti dai centri clinici coinvolti nello studio.
L’obiettivo finale è sviluppare modelli predittivi e algoritmi che mettano in relazione il quadro clinico con la successiva evoluzione di malattie così complesse, per una cura sempre più personalizzata: una sfida che apre nuove prospettive per la cura delle malattie neurologiche.