La teoria che gli uomini si avvicinano all’amore attraverso il sesso, mentre le donne accedono al sesso attraverso l’amore é sempre valida, anche se le donne sono diventate sempre più padrone del loro corpo, della loro sessualità e rivendicano apertamente il loro diritto al piacere!
Questo sguardo disinibito sul sesso è evidente non solo nell’aumento della prostituzione maschile e nell’apertura di bordelli “solo per signore”, ma anche nell’incremento preoccupante del turismo sessuale rosa verso i luoghi di villeggiatura.
Spesso queste richieste di prestazioni a pagamento rappresentano un gioco trasgressivo, la voglia di vivere la sessualità senza inibizioni e vergogne, ma altre volte sono una consolazione effimera, la fuga da una realtà frustrante e arida di affetti.
Ci sono donne che frequentano i gigolò senza falsi pudori, ma semplicemente per divertirsi, così come fanno gli uomini, e ritengono che non vi sia niente di male. Queste donne sono il “prodotto” di quella emancipazione femminile che vede la donna sempre più sicura di sé, consapevole del proprio corpo e delle proprie esigenze e sempre più maschile nel suo approccio alla sessualità. Non per altro vi sono molti uomini che si lamentano, perché le loro compagne non vogliono più preliminari troppo lunghi, fatti di coccole e carezze, ma vogliono andare subito “al sodo”!
Questo sesso basato sulla prestazione è sintomo di una profonda solitudine ed incapacità di vivere con il sesso maschile un rapporto autentico e spontaneo. È importante però sottolineare che la prostituzione per le donne è decisamente diversa da quella maschile, poiché l’uomo vive l’avventura sessuale come un impersonale “mordi e fuggi”, mentre per le donne il gioco della seduzione non smette mai. Anche quando incontrano i “belli di giorno” le donne si fanno belle per i loro “amanti”; con loro fanno sesso ma vogliono anche la storia, la favola! Insomma, in un certo qual modo le donne, pur pagando, si illudono che almeno per quell’ora il gigolò sia il loro uomo! Ecco perché il bordello svizzero Angels ha chiuso i battenti dopo appena tre mesi dall’apertura. Il proprietario ha dichiarato che troppe donne si rifiutavano di pagare dopo aver usufruito dei servizi della struttura. Il team di uomini che lavorava nella casa di piacere svizzera guadagnava circa 250 euro all’ora, ma alla fine della prestazione troppe donne si rifiutavano di saldare il loro debito. Il motivo del rifiuto non era la “tirchieria” delle clienti, ma il fatto che una donna non può accettare in cuor suo di non aver sedotto e conquistato l’uomo con cui ha fatto l’amore! Solo non pagando queste donne potevano continuare a pensare che per qualche ora erano state coccolate e forse amate davvero. Pagare avrebbe fatto crollare la loro illusione!
Malgrado la prostituzione maschile sia in aumento, vi è una profonda differenza fra donne e uomini: le donne mettono quasi sempre in gioco aspettative e sentimenti anche nel sesso a pagamento. C’è spesso un forte investimento affettivo in queste esperienze erotiche, che rende i “belli di giorno” pur sempre dei “principi azzurri”.
[Oltre alla prostituzione nei bordelli, sta prendendo piede una nuova forma di prostituzione maschile che è generalmente dettata dalla fame e dalla disperazione degli immigrati. I prostituti in questione sono soprattutto senegalesi e riescono ad incassare fino a 120 euro al giorno: sono stati ribattezzati i “vuscupà”].