Ancona, 31 marzo 2017 – Formare professionisti esperti nella gestione dei ‘posti letto’ in ospedale. Se n’è parlato all’INRCA (Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani) di Ancona al Convegno nazionale sul Bed management, un momento di confronto tra esperti volto a presentare le esperienze più avanzate a livello nazionale nell’organizzazione ottimale dei flussi dei pazienti ospedalizzati e sopperire così alla problematica della risorsa ‘posto letto’.
Nell’ambito del convegno sono stati illustrati i risultati del gruppo di lavoro costituito da varie aziende sanitarie e ospedaliere tra cui Inrca, Asur Area Vasta 5 – Ospedale di San Benedetto, Asl 2 Savona, Ospedale regionale di Aosta, Asl 2 Lucca, Ospedale di Merano, Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, Ausl Romagna – Ospedale di Ravenna, Ospedali Galliera di Genova e Rivoli – Asl 3 Torino, che ha prodotto uno studio organizzativo e sanitario sugli standard di gestione dei letti, con particolare riferimento ai momenti di criticità come la concentrazione di accessi al pronto soccorso.
“In qualità di ente di ricerca che si occupa di anziani – ha ricordato il Direttore generale Gianni Genga – l’INRCA ha istituito da anni un Punto di primo intervento per sperimentare un’assistenza ottimale all’anziano anche in fase di emergenza. Il paziente geriatrico che accede al pronto soccorso infatti ha più del doppio delle probabilità di essere ricoverato rispetto al resto della popolazione”.
Una professione poco conosciuta. Nell’ultimo decennio è emersa la figura del bed manager, in grado di unire competenze cliniche e logistiche per la gestione dei posti letto. Solitamente è un infermiere che ha l’incarico di programmare gli spostamenti del paziente, dal ricovero alla dimissione, con la finalità di ridurli allo stretto necessario e garantendo al contempo il livello assistenziale adatto.
“Il percorso di cura dei pazienti all’interno delle strutture – ha spiegato il dott. Riccardo Luzi dell’INRCA e direttore del convegno – attraversa una serie di spazi tra cui il pronto soccorso, le aree di degenza, le sale operatorie, gli ambulatori e le unità di terapia intensiva. Una gestione ottimale consente di ridurre le attese al pronto soccorso e di garantire priorità di ricovero basate sui reali bisogni dei pazienti”.
Il bed management, è stato ribadito dai vari relatori nel corso della giornata, richiede ancora impegno per la sua diffusione, ma l’esigenza di razionalizzare le risorse ha già spinto gli Stati Uniti e diversi Paesi del Nord Europa ad attivarsi. In Italia sono pochi gli ospedali in cui è presente, principalmente concentrati al nord come Piemonte, Emilia Romagna, Liguria e Toscana, ma sono in corso interessanti esperienze all’interno della Regione, come quella di Marche Nord.
L’importanza del bed manager e la conseguente ottimizzazione degli spazi è destinata ad aumentare, sia per l’aumento costante della popolazione anziana che per le recenti normative sugli standard relativi all’assistenza ospedaliera, che ha previsto di ridurre i posti letto su tutto il territorio nazionale.
fonte: ufficio stampa