Roma, 27 aprile 2017 – Anaao Giovani denuncia l’ennesimo ritardo nell’emanazione del bando valido per l’accesso alle scuole di specializzazione di area medica. Ignoriamo i reali motivi di questa cronica e intollerabile lentezza ministeriale, ma ormai ci siamo talmente abituati che abbiamo finito le parole di sdegno.
Nonostante i continui solleciti, in più occasioni inviati presso i ministeri competenti, nonostante gli interpelli senza risposta, il risultato è ancora una volta il caos e l’incertezza. Il MIUR, invece di essere l’esempio per eccellenza per milioni di giovani italiani, appare il modello da non imitare, simbolo di un apparato statale macchinoso, antico, inefficiente, pressoché statico, in un mondo che si è evoluto e che gira a mille all’ora.
Nessuna risposta è pervenuta alla nostra lettera aperta di un mese fa, con la quale chiedevamo un tavolo tecnico sulle problematiche della formazione post-lauream per valutare le modalità di accesso alle specializzazioni, che attualmente mostrano limiti e storture; nessuna risposta ricevuta nemmeno sugli standard formativi, avulsi dai contesti delle realtà universitarie italiane; nessun accenno nemmeno al ruolo effettivo degli ospedali nella formazione medica e agli standard formativi. Ci pare di essere tornati al Medioevo, dove tutto veniva deciso e imposto dall’alto, senza un confronto con gli attori ultimi del ‘dramma’ in scena tutti i giorni negli ospedali italiani: gli specializzandi.
Mentre il MIUR si nasconde in un silenzio assordante, circa 15000 giovani medici attendono di sapere il loro destino, ben consci che solo uno su due riuscirà ad accedere alla formazione post-lauream per la cronica carenza di posti di specializzazione a disposizione. Agli altri toccheranno lavori saltuari e malpagati, in attesa del concorso dell’anno successivo.
Anaao Giovani è stanca e irritata. Stanca di questo stallo, irritata dal silenzio ministeriale, che assume connotati di superbia e arroganza nei confronti dei giovani medici, vere vittime ‘cornute e mazziate’.
Se il bando non dovesse uscire entro la fine di aprile, Anaao Giovani non starà a guardare ma si farà promotore di azioni di protesta a ogni apparizione pubblica del Ministro dell’Istruzione, per ricordarle che i giovani medici non possono aspettare, tutti gli anni, i tempi biblici del MIUR.
fonte: ufficio stampa