Banca degli Occhi: donate circa 7.000 cornee, crescono i tessuti ingegnerizzati

Venezia, 5 febbraio 2025 – Mai così generosi. I cittadini che nel 2024 hanno acconsentito alla donazione di cornee, registrando il proprio assenso in vita o testimoniandolo al decesso di un proprio familiare, hanno reso possibile un vero record: per la prima volta in 37 anni di storia, Fondazione Banca degli Occhi ha processato nei suoi laboratori quasi 7.000 tessuti oculari.

Record di donazioni

Ogni dono è una vita che termina con un gesto di altruismo, rivolto a beneficiari sconosciuti a cui ridonare la vista. Secondo i dati preliminari di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS, grazie alle donazioni i tessuti analizzati e processati a Mestre hanno raggiunto quota 6.993, 334 in più rispetto al 2023, un gesto prezioso cresciuto in Veneto ma anche nelle altre regioni che si appoggiano alla Banca degli Occhi veneziana.

In Veneto sono state donate 5.439 cornee (+231 rispetto al 2023), in Friuli Venezia Giulia 698 (+ 30), mentre un aumento di generosità si è visto anche nelle altre regioni convenzionate da cui sono giunti 856 tessuti rispetto ai 783 dello scorso anno, a dimostrazione del ruolo nazionale della banca degli occhi veneta. Nel dettaglio, i laboratori di Mestre hanno processato 225 tessuti oculari giunti dal Trentino-Alto Adige (+10), 354 tessuti dalla Sicilia registrando un vero exploit (+100), 238 tessuti dalla Puglia, 35 dalla Sardegna e 2 dalla Basilicata.

“L’obiettivo della Banca degli Occhi è promuovere la cultura del dono, favorendo il più alto numero possibile di trapianti, facendo da ponte tra gli ospedali in cui si dona, e i chirurghi oftalmologi. Per questo la rete nazionale si è efficientata e alcune regioni italiane si affidano ai nostri laboratori, facendo giungere a Mestre i tessuti raccolti nei propri territori, mentre noi investiamo molte energie in innovazione e ricerca – conferma il Presidente di Fondazione Banca degli Occhi, Diego Ponzin – è importante non solo per ridare la vista ai pazienti, ma anche per rispettare la volontà di tanti cittadini e famiglie che si esprimono con il gesto del dono. Per questo facciamo rete con il sistema nazionale”. È il caso delle due cornee da donatore pediatrico (una donazione eccezionalmente rara), giunte da un’altra regione e che hanno ridonato la vista ad un piccolo paziente di 6 anni e ad un adulto di 49.

I tessuti inviati a trapianto

In totale, i tessuti distribuiti da Fondazione Banca degli Occhi sono stati 6.820 compresi i tessuti sclerali e la membrana amniotica, utilizzata sia come collirio che come tessuto. Le cornee per trapianto sono state 4.379, distribuite a circa 200 centri oftalmologici dislocati in Veneto e in tutta Italia, tra cui un altissimo numero di “cornee ingegnerizzate” preparate per interventi d’avanguardia: 188 per interventi di trapianto DSAEK (+49%) e 483 per interventi di trapianto DMEK (+ 28.8%).

Grazie alle donazioni, tredici bambini sotto i dieci anni hanno ritrovato la vista che era stata compromessa a causa di patologie come il leucoma, il cheratocono, traumi o ulcere. Eccezionale il caso di un paziente che, pur essendo arrivato all’età di 100 anni, ha potuto affrontare l’intervento e ricevere un trapianto di cornea. Nel 2024 sono stati effettuati inoltre i primi tre interventi con cornea artificiale ibrida.

Fondazione Banca degli Occhi si è confermata inoltre un punto di riferimento anche per la rete europea dell’eye banking. La banca collabora infatti con il Centro Nazionale Trapianti del Portogallo e rimane la seconda banca degli occhi del Regno Unito.

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