Bambini diabetici, all’ospedale di Pordenone la misurazione dell’emoglobina glicata è più facile

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Pordenone, 23 novembre 2018 – La Struttura Semplice Dipartimentale di Endrocrinologia e malattie del metabolismo dell’AAS5, diretta dal dott. Giorgio Zanette, si è dotata di una nuova strumentazione che consente di misurare, attraverso una semplice goccia di sangue capillare, l’emoglobina glicata, che un paziente diabetico deve misurare almeno 3 volte all’anno.

Misurando l’emoglobina glicata, è possibile, infatti, avere una stima del controllo glicemico medio degli ultimi 4 mesi. Bassi valori si associano con una minore probabilità di sviluppare, nel corso degli anni, le complicanze del diabete (a carico del cuore e dei vasi, della retina e del rene).

“La rilevazione eseguita da questa apparecchiatura collocata in diabetologia – specifica Zanette – è collegata con il laboratorio, è sottoposta a verifica di qualità e a registrazione del dato che rientra nel controllo di tutta l’attività degli esami di laboratorio che viene processata”.

La dott.ssa Margherita Morandini, referente tecnico di laboratorio, spiega: “la peculiarità dell’Endrocrinologia e malattie metaboliche di Pordenone, è di avere messo in rete tutti i dispositivi point of care, nello specifico anche lo strumento per la misurazione dell’emoglobina glicata della Diabetologia, che consente di avere sempre, il dato riportato nella cartella clinica del paziente e nel fascicolo elettronico del paziente. Il valore dell’emoglobina glicata è così, leggibile dal sistema sanitario regionale del Friuli Venezia Giulia ed è un indicatore di processo che rivela quanto un paziente diabetico sia seguito nel suo follow up”.

La Struttura di Endrocrinologia e malattie del metabolismo dell’Ospedale di Pordenone, segue pazienti diabetici adulti e anche oltre cento pazienti pediatrici, affetti da diabete di tipo 1. Con questo nuovo strumento si evita che la misurazione dell’emoglobina glicata avvenga con un prelievo venoso, che per i bambini era comprensibilmente più difficoltoso e alle volte traumatico.

“Siamo soddisfatti – dichiara Luca De Re, presidente dell’Associazione “Insù” di Pordenone – perché i bambini sono già sottoposti ad uno stress enorme, punture, misurazioni della glicemia giornaliere (15/16). Il prelievo del sangue era più impegnativo e ora l’esame è più semplice”.

“I pazienti diabetici che sono iscritti nel Registro regionale di patologia del Friuli Venezia Giulia, sono nel territorio pordenonese, circa 25 mila, evidenzia il dott. Zanette e di questi, 16.700 sono in terapia, assumendo cioè almeno un farmaco per il diabete, seguiti in strutture dell’Azienda Sanitaria 5. Sono 4.500 i pazienti assistiti a Pordenone, mentre i rimanenti vengono seguiti nei centri di Maniago, S. Vito al Tagliamento, Sacile e Spilimbergo. Non tutti i pazienti diabetici sono però, in trattamento, non tutti prendono cioè farmaci e una buona parte di loro è in terapia, ad esempio, con la sola dieta ed esercizio fisico. Si tratta di pazienti con diabete tipo 2, che sono la prevalenza”.

“Nella Struttura di Endrocrinologia e malattie del metabolismo dell’Ospedale di Pordenone è attivo un ambulatorio dedicato ai bambini diabetici. Vi operano 2 pediatre che svolgono la propria professione in un’area appositamente predisposta ad accogliere i piccoli pazienti con idonea sala d’attesa. Il reparto dell’Ospedale di Pordenone,  segue anche molti  bambini e ragazzini diabetici che provengono dal Veneto, in particolare dalle province di Treviso e Venezia”, sottolinea la dott.ssa Anna Favia”.

Per Silvana Azzano, coordinatrice infermieristica, “si tratta di un’innovazione per il bambino, che come a casa, viene responsabilizzato. Non più traumatizzato dal prelievo venoso, al piccolo paziente viene chiesta la collaborazione, grazie a questo nuovo dispositivo, anche per la determinazione dell’emoglobina glicata, che come per la misurazione della glicemia, si ottiene da una gocciolina di sangue. Il tempo di risposta, per avere il dato è di circa 7 minuti. Visita e prelievo, vengono eseguiti,  nello stesso giorno, evitando ai genitori di fare più viaggi”.

Per ampliare l’attività sanitaria dedicata ai pazienti diabetici in età pediatrica, grazie ad una convenzione tra l’AAS5 e l’Associazione “Insù”, da alcune settimane è presente in reparto, un giorno alla settimana, una psicologa, figura che diventa fondamentale nella gestione del percorso di follow up dei bambini, che in alcuni casi possono manifestare un iniziale rifiuto della terapia.

La sua attività a carico dell’associazione, comprende anche la gestione all’esterno dell’ospedale, di gruppi di genitori di bambini diabetici, perché come spesso accade, le famiglie vengono, a loro volta, coinvolte nel percorso del piccolo paziente.

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