L’Italia in prima linea anche in Europa, per il Position Paper delle società europee ESMO e SIOPE, che riassume la visione comune sulla necessità di cure specialistiche adeguate per questi pazienti
Bologna, 9 aprile 2021 – AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica) uniscono le forze per garantire percorsi di cura sempre più specializzati ad adolescenti e giovani adulti malati di cancro. Il neonato gruppo intersocietario italiano ricalca la preziosa esperienza già avviata a livello internazionale dalle società scientifiche europee ESMO (European Society for Medical Oncology) e SIOPE (European Society for Paediatric Oncology), che hanno attivato un programma comune per promuovere la ricerca e migliorare la qualità delle cure e della vita dei pazienti in questa fascia di età.
È proprio in nome di quest’ambiziosa sfida che, in occasione dell’AYA – Adolescents and Young Adults – Cancer Awareness Week (Settimana di Sensibilizzazione al Cancro degli Adolescenti e Giovani Adulti), in programma dal 5 al 10 aprile, il gruppo di lavoro congiunto delle due società scientifiche europee ha pubblicato un Position Paper per ribadire l’opportunità di una cooperazione strategica utile a garantire terapie efficaci ai pazienti di questa specifica fascia d’età (15-39 anni). Basti pensare che ogni anno a più di 150.000 persone in Europa e a oltre 1,2 milioni in tutto il mondo, appartenenti a questo range anagrafico, viene diagnosticato un cancro, ovvero una quota equivalente a quasi il 7% di tutti i tumori.
“Questi pazienti rappresentano un gruppo unico che vive in una terra di mezzo tra il mondo dell’oncologia pediatrica e quello dell’oncologia dell’adulto e la loro gestione è ancora una sfida”, sottolinea il dott. Andrea Ferrari, oncologo della Pediatria dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e autore principale del Position Paper.
“Nei pazienti AYA – spiega ancora Ferrari, che è anche co-coordinatore dell’ESMO-SIOPE AYA Working Group – possono insorgere sia tumori di tipo pediatrico sia neoplasie più tipiche dell’adulto e tanto nella popolazione generale quanto nella comunità medico-scientifica c’è una consapevolezza limitata delle caratteristiche biologiche e cliniche di questi tumori e dei bisogni specifici dei pazienti. Un aspetto cruciale, tra questi, è relativo al problema dell’accesso alle cure migliori e ai protocolli clinici, che determina un impatto critico sui risultati terapeutici e quindi sulle probabilità di cura. Infine, è indispensabile tenere conto della vita dei nostri pazienti, della sfera psicosociale così specifica e così complessa”.
Il Position Paper ESMO-SIOPE evidenzia le sfide-chiave dell’assistenza ai pazienti adolescenti e giovani adulti, quali la mancanza di comprensione della biologia del cancro in questo gruppo, la disponibilità limitata di centri specializzati con cure multidisciplinari adeguate all’età e lo scarso accesso a trial clinici per l’individuazione di nuove terapie.
“Migliorare la consapevolezza circa le caratteristiche e i bisogni dei pazienti AYA è il tema della settimana internazionale ad essi dedicata – dice ancora Ferrari – cosa che va però di pari passo con la necessità di pianificare una formazione specifica per medici, infermieri e psicologi. Solo così si potrà arrivare a progettare reti specialistiche dedicate ad adolescenti e giovani adulti”.
Prosegue la dott.ssa Paola Quarello, dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, membro del neonato gruppo intersocietario AIOM-AIEOP: “Sul modello del percorso europeo, vogliamo dar vita a un progetto che coinvolga non solo medici, ma anche psicologi e infermieri, e tutte le possibili figure o strutture interessate, cioè le istituzioni innanzitutto, le associazioni – tra cui certamente la FIAGOP, la federazione delle associazioni genitori facenti capo ai centri AIEOP – e soprattutto i pazienti stessi. È fondamentale dare voce direttamente a loro”.
“Il gruppo di lavoro italiano nasce soprattutto con finalità di disseminazione e educazione – spiega infine il dottor Fedro Peccatori dell’Istituto Oncologico Europeo, coinvolto dalla parte di AIOM – ma la sfida è certamente quella di arrivare a migliorare le cure dei pazienti. Una progettualità che condividiamo con il gruppo europeo e con il Position Paper ESMO-SIOPE è quella di definire i requisiti minimi essenziali che un centro deve avere per occuparsi di pazienti AYA: gruppi multidisciplinari che coinvolgono oncologi pediatri e dell’adulto, limiti di età flessibili, trials clinici per patologie differenti, progetti di conservazione della fertilità, progetti di supporto psicologico e sociale specifici per l’età”.
AIOM plaude all’iniziativa cui crede fortemente e che impegna personalmente il Presidente eletto, prof. Saverio Cinieri. Il tavolo di lavoro AIOM/AIEOP darà nuovo impulso alla gestione dei pazienti oncologici, che potranno avvalersi delle competenze specifiche dei professionisti delle due Società Scientifiche.