Autismo infantile e adulto, evento all’Università Campus Bio-Medico di Roma
Roma, 28 marzo 2025 – Secondo i dati più recenti, 1 bambino su 36 rientra nello spettro autistico. E se cresce in ambito scientifico la sensibilità su questi temi, spesso la preparazione del personale clinico non è ancora adeguata alle esigenze delle persone autistiche.
L’occasione per un confronto su questi temi sarà la conferenza “La qualità delle cure nel disturbo dello spettro autistico: difficoltà attuali e prospettive future”, promossa dall’Associazione ScopriAMO l’Autismo e accolta con entusiasmo e partecipazione dal prof. Vincenzo Di Lazzaro, Preside della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia di Ucbm. L’evento, ospitato nell’Aula Magna dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, è un momento di formazione per gli studenti e di informazione aperto al pubblico, in programma per mercoledì 2 aprile dalle ore 09.00 alle 11.30.
Il seminario nasce dal desiderio di stimolare una riflessione profonda e aggiornata su una condizione sempre più diffusa – quella delle persone autistiche – ma ancora troppo poco compresa all’interno dei contesti clinici e formativi. È quindi necessario colmare il divario esistente tra la sempre crescente consapevolezza scientifica – rispetto al disturbo dello spettro autistico – e la preparazione della classe medica, non sempre conseguente. Lo ha evidenziato un articolo del New England Journal of Medicine pubblicato a dicembre 2024, intitolato “Providing Effective Medical Care to Autistic People” dal quale emerge come l’autismo sia ancora poco conosciuto da molti operatori sanitari, con ripercussioni dirette sulla qualità delle cure erogate.
La prospettiva adulta dell’autismo verrà affrontata dalla dott.ssa Martina Pelle, psichiatra e psicoterapeuta, che porterà l’attenzione sulla fase dell’età adulta, segnata da sfide diagnostiche ancora più complesse e da una scarsità di risorse e percorsi terapeutici strutturati. L’intervento conclusivo sarà a cura dell’on. Paola Binetti, neuropsichiatra infantile, con una riflessione sullo stato attuale delle politiche sanitarie legate all’autismo e sulle prospettive future, anche alla luce delle nuove evidenze scientifiche e dell’evoluzione del dibattito pubblico.
L’evento non vuole solo informare, ma soprattutto creare cultura. Perché solo attraverso una formazione realmente inclusiva, che tenga conto della voce delle persone autistiche e delle nuove sfide cliniche e sociali, è possibile costruire un sistema sanitario più equo, competente e umano. In questo senso, la Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo rappresenta molto più di una ricorrenza: è un’occasione concreta per attivare il cambiamento.