L’European Healthcare Fraud & Corruption Network ha concluso oggi la due giorni di congresso. L’attenzione a come verranno utilizzate le risorse in arrivo dall’Europa deve essere precisa e puntuale, soprattutto in sanità, settore storicamente esposto ai fenomeni corruttivi
Roma, 20 ottobre 2021 – La pandemia ha mostrato un’Europa debole sul piano sanitario, non per la carenza di validi professionisti, ma per mancanza di organizzazione, fondi e coordinamento tra gli Stati membri. Ora, grazie al programma EU4HEALTH e al “Next Generation EU”, il più grande programma di finanziamento mai fatto in Europa dalla sua fondazione, è possibile recuperare terreno: chiave per il successo sarà la capacità di definire approcci comuni che dovrebbero idealmente riguardare anche le azioni di contrasto agli sprechi e ai fenomeni corruttivi.
È questo il messaggio che è emerso oggi – ed evidenziato anche dal vicepresidente del Parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo – durante la giornata conclusiva della 14esima International Conference dell’European Healthcare Fraud & Corruption Network (EHFCN), organizzazione che vede la vicepresidenza affidata all’italiano Francesco Macchia, presidente di ISPE-Sanità – Istituto per la Promozione dell’Etica in Sanità.
I due giorni di convegno hanno consentito all’organizzazione di lavorare su un doppio binario: da un lato il confronto con i principali stakeholder europei e mondiali alla ricerca di un maggiore coordinamento, dall’altro un arricchimento tecnico sui possibili strumenti di contrasto ai diversi fenomeni corruttivi e di spreco che colpiscono il settore sanitario. Fenomeni che – come ha evidenziato il delegato WHO David Clark – già prima della pandemia disperdevano circa il 15% dei finanziamenti pubblici in sanità.
“Se avessimo misurato questa percentuale durante la pandemia l’avremmo trovata senz’altro aumentata, e quello che spaventa è l’impatto che potrebbe avere sugli ingenti fondi in arrivo del ‘Next Generation EU’ – ha affermato Macchia – È di poche ore fa la bella notizia data dal ministro della Salute, Roberto Speranza, di un aumento del Fondo Sanitario Nazionale di 6 miliardi in 3 anni: è il momento di gioire ma anche di portare la massima attenzione sul loro impiego perché per rilanciare il nostro SSN c’è bisogno di investire al meglio ogni singolo euro.
“È evidente che durante la crisi sanitaria da Covid-19 le regole per le forniture si sono temporaneamente ma fortemente allentate, e questo ha aperto la strada a operazioni poco trasparenti su cui la magistratura sta indagando: dobbiamo difendere i finanziamenti della sanità dal rischio di frodi. La pandemia ci ha mostrato che i sistemi sanitari non sono isolati, e se veramente vogliamo agire in modo efficace occorre che si porti avanti un percorso di coordinamento tra i diversi paesi, un percorso che EHFCN ha cominciato da tempo e che è più che mai pronta a portare avanti in collaborazione con tutte le istituzioni nazionali e internazionali”, conclude Macchia.