Siena, 16 novembre 2020 – Continuano a crescere i ricoveri per Covid-19 all’ospedale Santa Maria alle Scotte. Attualmente sono 91 i pazienti ricoverati, di cui 78 nel padiglione Covid e 13 in malattie infettive. Di questi 12 sono i pazienti intubati e 16 con assistenza respiratoria tramite casco. Nella giornata di domenica 15 novembre, ci sono stati 8 nuovi ingressi e 2 dimissioni. Tra giovedì 12 novembre e lunedì 16 novembre ci sono stati in tutto 4 decessi di pazienti ricoverati in area Covid, di cui uno nelle ultime 24 ore, che fanno salire a 17 il totale dei deceduti a partire dal mese di settembre.
Si ricorda che tali decessi devono essere validati come morte per Covid-19 dall’Istituto Superiore di Sanità e il dato finale, verificato e cumulativo sui decessi per Coronavirus, viene successivamente comunicato nel bollettino regionale.
I pazienti ricoverati provengono dalle seguenti aree: 40 dall’area senese, 24 dall’ alta Val d’Elsa, 1 da Prato, 15 dalla Valdichiana senese, 5 dall’Amiata/Val d’Orcia, 2 dalla Valdichiana aretina, 1 da Barberino/Tavarnelle, 1 da Arezzo e 2 da Perugia.
“Visto l’alto numero di ricoveri – spiega Valtere Giovannini, direttore generale – l’Aou Senese attiverà una nuova bolla, con un’area di ricovero al piano 6 del lotto 3, rimodulando l’attività della Medicina Interna che si prepara così ad accogliere pazienti Covid positivi, come previsto dal piano di emergenza. Il lotto 3 è di supporto al padiglione Covid mentre il lotto 1 viene dedicato ai pazienti non Covid”.
La capacità di ricovero delle Malattie Infettive prevista dal piano di emergenza era infatti di 14 posti letto, arrivata quindi quasi al limite. “Siamo alla fase 2 prevista dal nostro piano di emergenza – spiega il direttore sanitario Roberto Gusinu – Il prossimo step prevede la possibilità di ricoverare fino a 57 posti letto, con apertura graduale, grazie alla riconversione dei posti letto della Medicina Interna e della Complessità dell’Area dipartimentale Degenze e delle Malattie dell’Apparato Respiratorio in degenze ordinarie Covid-19. Questo comporterà quindi una rimodulazione delle attività assistenziali”.