Esperti a confronto da tutta l’Italia all’VIII Congresso presieduto al prof. Nicola Scichilone
Palermo, 13 febbraio 2024 – Nello scorso fine settimana si è svolto a Palermo l’ottavo congresso nazionale della SIMREG (Società Italiana Medicina Respiratoria in Età Geriatrica). “Ci siamo riuniti per affrontare le sfide e le opportunità che riguardano da vicino una popolazione come quella italiana che invecchia sempre di più e che ha il diritto di invecchiare bene – afferma il presidente del congresso prof. Nicola Scichilone – Le patologie respiratorie impattano fortemente sulla salute e sulla qualità della vita dell’anziano. L’approccio del congresso è stato volutamente multidisciplinare perché, facendo rete, noi pneumologi, insieme ai colleghi della medicina territoriale e della medicina generale, possiamo intercettare per tempo quella parte di popolazione che soffre di queste patologie e garantire loro una presa in carico ottimale”.
“L’attenzione al paziente anziano rappresenta in questo preciso momento una sfida molto importante per il sistema di programmazione sanitaria regionale – afferma Salvatore Requirez, dirigente generale DASOE – Si tratta, anche in questo caso, di dare seguito al decreto ministeriale 77 del 2022, che rivoluziona i servizi sanitari a livello territoriale e individua negli ospedali di comunità e nelle case di comunità quei centri di riferimento che devono offrire servizi sanitari, ovviamente con una adeguata pianificazione con le ASP. In questo ambito è fondamentale garantire la migliore offerta possibile per le patologie cronico degenerative all’interno delle quali, in base ai dati epidemiologiche, proprio le sofferenze polmonare rappresentano una voce di grande impatto”.
“I dati scientifici dimostrano un incremento delle polmoniti nelle persone anziane e nei soggetti fragili – afferma Francesco Vitale, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Epidemiologia Clinica presso il Policlinico Giaccone di Palermo – È fondamentale conoscere questi dati per fare un’adeguata prevenzione. Parliamo di circa 2 milioni e mezzo di ricoveri ogni anno, ai quali vanno sommati gli altri numerosissimi casi di polmoniti che vengono trattate senza ricovero. I due terzi di tutte queste infezioni riguardano gli anziani. Inoltre, la grande maggioranza delle polmoniti sono di origine pneumococcica (da pneumococco), quindi prevenibili con le vaccinazioni. Già solo da questo dato possiamo ricavare quanto sia importante promuovere le vaccinazioni”.
“Va sottolineato – prosegue Vitale – che parliamo in questo caso di vaccini multivalenti. Purtroppo però i dati ci dicono che, pur essendo la vaccinazione antipneumococcica inserita nel calendario vaccinale e fortemente raccomandata dalle istituzioni sanitarie, non viene adeguatamente proposta agli anziani. Da qui l’invito forte alla medicina generale e alla medicina specialistica, a consigliare ai pazienti anziani, over 65, questa importante vaccinazione”.
Nell’ambito del congresso anche un focus sulla tubercolosi. “La tubercolosi è un virus che continua a essere presente in Italia – ricorda il prof. Antonio Cascio, direttore Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del Policlinico Giaccone di Palermo – Le persone anziane sono quelle che più facilmente, magari da ragazzi, tanti anni fa, hanno contratto il virus. La tubercolosi può rimanere latente per molti anni e poi, in età avanzata, soprattutto se si prendono farmaci immunosoppressivi o cortisonici, il virus può risvegliarsi”.
“Tante volte non ci si pensa a questo – conclude Cascio – quindi di fronte a una polmonite dell’anziano che non guarisce con un normale trattamento antibiotico è bene pensare a una diagnosi sulla tubercolosi che, se non trattata per tempo, può avere conseguenze anche molto gravi”.