Roma, 16 luglio 2019 – “Soddisfazione per l’aumento delle Borse di Studio per le Specializzazioni in Anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore e in Medicina di emergenza e urgenza, ma la politica deve fare la sua parte per rendere maggiormente attrattive tali discipline”. È questo in sintesi il commento dell’AAROI-EMAC sugli ultimi dati relativi all’incremento e alla distribuzione dei contratti di specializzazione medica.
“È evidente – afferma Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC – che le nostre denunce sulla carenza di Medici Anestesisti Rianimatori e dell’Emergenza-Urgenza e la diffusione in tutta la penisola delle criticità ad essa correlate sono state ascoltate, vista l’assegnazione di 962 contratti per Anestesia e Rianimazione e 483 per l’Emergenza-Urgenza.
Si tratta di un risultato senza dubbio importante che, tuttavia, avrà i suoi effetti soltanto tra alcuni anni. Esiste, inoltre, un altro rischio correlato al fatto che queste specializzazioni – considerata l’attività logorante, l’enorme responsabilità e lo scarso riconoscimento economico – devono essere rese più attrattive per i giovani laureati, sia sotto il profilo della sicurezza professionale, sia sotto il profilo stipendiale.
Chiediamo, quindi, alla Politica di Governo del SSN di far sì che questa porta d’ingresso alle specializzazioni davvero più carenti di tutte possa essere un’opportunità di incrementare adeguatamente i futuri Specialisti in queste due discipline, e quindi davvero efficace per risolverne le drammatiche carenze in questi due fondamentali Settori Ospedalieri”.
“Il Ministro Grillo – aggiunge Vergallo – ha parlato recentemente della necessaria valorizzazione (anche stipendiale) del lavoro di questi Specialisti, gli unici, di fatto, che dedicano il loro tempo esclusivamente alla sola attività ospedaliera in condizioni di specifico peculiare disagio, e senza le gratificazioni anche di introito economico aggiuntivo correlate agli Ambulatori Privati, specie in regime di “Intramoenia allargata”, di Medici Pubblici Dipendenti di altre specializzazioni”.
“Questo punto – conclude il Presidente AAROI-EMAC – ha una forte valenza anche in relazione alla nostra firma o, viceversa, al nostro rifiuto di firma del Nuovo CCNL che ci viene proposto dall’ARAN su mandato politico delle Regioni e della Funzione Pubblica. Se i testi contrattuali che risulteranno alla fine della delicatissima trattativa in corso non offriranno un’adeguata valorizzazione economica anche ai nostri Specialisti che lavorano più di tutti in condizioni di disagio, dovrà prendersi atto che la nostra firma, obtorto collo, verrà da tali testi allontanata”.