Una “giornata per il paziente” in cui gli specialisti dell’Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica saranno a disposizione per interventi gratuiti di informazione, educazione e consulenza sul tema obesità all’interno dei 150 centri di dietologia ADI presenti sul territorio nazionale
19 settembre 2016 – “Camminare è salute” è il motto della 16ma edizione dell’Obesity Day, la campagna di informazione e sensibilizzazione sull’obesità promossa ogni anno il 10 ottobre dall’Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica – ADI, per tramite della sua Fondazione.
Una “giornata del paziente” in cui il personale sanitario dei 150 centri di dietologia ADI presenti su tutto il territorio italiano, sarà a disposizione per colloqui gratuiti di informazione e consulenza, valutazioni del grado di sovrappeso e l’individuazione dei percorsi terapeutici nutrizionali più appropriati alla persona. Nel corso della giornata i professionisti ADI concentreranno la loro attività di sensibilizzazione sui due principali consigli della campagna 2016, ovvero, lo stile di vita mediterraneo e l’attività fisica.
L’obiettivo è quello di promuovere la filosofia della nuova Piramide Alimentare Mediterranea che concepisce l’alimentazione mediterranea come stile di vita quotidiano e non più come dieta. Alla base della nuova piramide, non vi sono più gli alimenti, ma i comportamenti come la convivialità, il movimento, il riposo, la biodiversità, la stagionalità dei prodotti, le attività gastronomiche.
La camminata sarà l’attività fisica primaria consigliata dagli specialisti, il modo più semplice, veloce ed economico di mantenersi in forma passeggiando a passo spedito per 3 volte a settimana e per almeno 45 minuti.
Nella città di Terni, ad esempio, verrà sperimentato in occasione dell’Obesity Day il progetto “Beat the Street – Muoviamo Terni” una sfida che incoraggia le persone a compiere a piedi o in bicicletta brevi viaggi attraverso i quartieri e i parchi della città con l’obiettivo di percorrere almeno 400.000 km nell’arco di 6 settimane. L’intento del progetto è quello di stimolare nell’intera comunità cittadina un cambiamento nei comportamenti e negli stili di vita, incoraggiare le persone a diventare più attive, promuovere la cittadinanza consapevole, rinsaldare vincoli di condivisione e solidarietà.
IL “DECALOGO OBESITY DAY 2016”
1. Prima regola: fare movimento
Organizzatevi una regolare attività fisica. Scegliete attività fattibili in qualsiasi momento e che non richiedano attrezzature particolari: camminare a passo spedito per 3 volte a settimana, per almeno 45 minuti di seguito e/o salire e scendere un solo piano di scale, di seguito, per 15 minuti, un paio di volte al giorno è più semplice che prenotare campi da tennis o dover trovare una piscina in cui si possa nuotare. Non bisogna strafare e sudare copiosamente; la chiave di lettura di un buon uso dei propri muscoli è costituita, durante l’attività fisica, da un ritmo cardiaco accettabile e dalla sensazione di piacere, con respirazione appena più frequente e profonda.
2. Attenzione ai condimenti
Se siete abituati a condire ad occhio usate il cucchiaio come unità di misura dell’olio. Lo stesso cucchiaio servirà per misurare sughi o intingoli particolarmente ricchi in grassi: non più di uno per pasto. Misurare i grassi solidi con un sistema di misura a volume: un cubetto di burro grande quanto una zolletta di zucchero per persona, può essere utilizzato saltuariamente per condire (per 4 persone sarà un pezzetto grande quanto una scatola di fiammiferi), quando non si esageri con dolciumi, salumi o formaggi grassi. Fate attenzione al consumo di cibi la cui preparazione è sconosciuta (ad esempio in mensa, al ristorante, al bar); in questi casi scegliete piatti semplici e riducete le porzioni. Comunque non fate la scarpetta con i sughi che avanzano sul fondo dei piatti: neanche a casa! Utilizzate tecniche di cottura semplici, con pochi grassi (non più di un cucchiaino a persona) insaporendo con erbe o aromi: imparate ricette di cucina semplici e gustose. Ricordate che, a parità di quantità e qualità, i grassi cotti sono sempre meno sani di quelli utilizzati a crudo.
3. Com’è distribuito il cibo che mangio nella giornata?
Arrivate con troppa fame ai pasti, soprattutto a cena? Meglio frazionare in piccoli pasti (4 o 5) e fare la prima colazione. Concentrare la maggior parte del cibo a cena non è vantaggioso: poi si vede la tv o si va a riposare, è dunque più facile incamerare l’eccesso calorico relativo e ingrassare. Se ci sono particolari orari in cui abbiamo una grande sensazione di vuoto allo stomaco, valutare come il nostro organismo è stato “rifornito” nelle 3-5 ore precedenti e ridistribuire la quantità di cibo senza aggiungerla al totale della giornata, “partendo” sempre da una colazione adeguata.
4. Masticare con calma e mettere in bocca pezzi piccoli di alimenti
Digerirete meglio, e soprattutto, resterete sazi più a lungo. La “dimensione” del vostro boccone non dovrebbe superare il volume del vostro pollice.
5. Non eliminate i classici cibi ritenuti ingrassanti
Ricordate che pane, pasta, patate sono gli alimenti che maggiormente contribuiscono ad una adeguata sensazione di sazietà e, se in porzioni ragionevoli e conditi semplicemente, sono sani e non eccessivamente calorici. Quindi sì alla pasta, ma occhio alla quantità di sugo o di condimento aggiunto (usate il sistema dei cucchiai salvo che siano a base di sola componente vegetale), ed eventualmente riducetene un poco la porzione.
6. Verdura a volontà ma attenzione alla frutta
Consumate almeno 3 buone porzioni di verdura al giorno: sono utili perché contribuiscono a migliorare anche la sensazione di sazietà. Bene anche al consumo di frutta, ma attenzione: mangiare troppa frutta per compensare una mancanza di sazietà (magari perché si “saltano” i cibi del punto 5) può non essere una scelta vantaggiosa. In genere, si dovrebbero assumere non meno di 2 ma non più di 3-4 frutti al giorno. I frutti vanno sempre ben masticati. Se si tratta di frutta ben lavata, consumarla con la buccia aumenta l’introito della fibra alimentare ed aiuta ad evacuare meglio.
7. L’alcool
L’alcool riduce l’eliminazione dei grassi che il nostro organismo mette in riserva. È utile quindi limitarsi a un bicchiere di vino o a una birra nelle occasioni particolari. Meglio bere acqua, anche gassata, a piccoli sorsi, nella quantità di almeno un litro al giorno.
8. Il pesce
Proponetevi di assumere pesce almeno due volte per settimana, imparando ricette semplici e gradevoli. Se il sapore del pesce fresco non vi piace, anche quello surgelato può essere una possibilità. Utilizzate sale iodato o iodurato per la cottura.
9. Proponetevi obiettivi raggiungibili
Il primo passo può essere quello di “rientrare” negli ultimi jeans che avete appena abbandonato e poi proseguite per passi graduali. Non usate in modo maniacale la bilancia: è più pratico controllare la taglia dei vestiti e/o i buchi della cintura. È utile per la salute un dimagrimento lento (circa 500gr\settimana), ottenuto con una riduzione dell’introito alimentare non eccessivamente rigido, ma prolungato.
10. Mantenete il dimagrimento
Evitate le oscillazioni del peso (sindrome dello yo-yo); è importante il calo ponderale ma soprattutto il mantenimento nel tempo del risultato ottenuto: è meglio un lieve soprappeso costante, che fluttuazioni ponderali, anche se queste raggiungono un peso normale. Una perdita di peso del 10% rispetto al peso iniziale garantisce un sicuro vantaggio per la vs. salute, se viene mantenuto.
fonte: ufficio stampa