Attenzione agli ‘effetti collaterali’ del Covid-19, l’allarme degli Oncologi. Congresso nazionale CIPOMO

Bologna, 20 maggio 2021 – Apre il XXV Congresso Nazionale del Collegio Italiano dei Primari Oncologici Medici Ospedalieri (CIPOMO) con un appello preciso degli specialisti: uno screening oncologico, in fase precoce, può salvare la vita. La pandemia Covid-19 ha portato troppe persone a posticipare appuntamenti e controlli già programmati per la paura del contagio in ospedale.

CIPOMO quindi raccomanda alla popolazione affinché torni a sottoporsi ai controlli di prevenzione oncologica presso strutture ospedaliere e centri che, grazie a tutte le misure intraprese in questi mesi, garantiscono massimi livelli di sicurezza.

La riduzione dei test di screening, rispetto al 2019 pre-pandemia, determinata dalla riduzione degli inviti e dalla minor partecipazione, ha permesso come dimostrato da un recente studio, di stimare le lesioni tumorali che potrebbero subire un ritardo diagnostico pari a 3.324 carcinomi mammari, 2.782 lesioni CIN2+ della cervice uterina, 1.300 carcinomi colorettali e oltre 7.400 adenomi avanzati del colon retto. Con le conseguenze cliniche (possibile avanzamento dello stadio alla diagnosi) che, come detto in precedenza, potrebbero essere maggiori per lo screening mammografico e quello colorettale1.

“Prima della pandemia – afferma Livio Blasi, Presidente CIPOMO – avevamo raggiunto risultati straordinari grazie agli screening, al punto che si prevedeva un calo notevole delle diagnosi di alcuni tumori, come ad esempio quello del colon retto o quello della mammella. Con i ritardi accumulati in questi mesi, stiamo vanificando parte del grande impegno profuso a tutti i livelli per diffondere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce”.

“Dopo aver contribuito alla gestione dell’emergenza della prima fase, noi medici abbiamo mantenuto la prima linea per garantire l’accesso ai centri in sicurezza e lo svolgimento regolare degli screening, applicando le linee guida e i protocolli nazionali e internazionali – prosegue Blasi – Ribadiamo quindi l’assoluta priorità per tutti i cittadini di superare il timore e tornare a sottoporsi ai controlli, ricordando con forza quanto il tempo in una diagnosi di cancro può fare realmente la differenza”.

Fin dalle prime fasi della pandemia gli specialisti del CIPOMO hanno assicurato ai pazienti oncologici la continuità assistenziale e terapeutica grazie all’applicazione tempestiva di modalità organizzative che hanno consentito la riduzione degli accessi negli ospedali, la riprogrammazione dei trattamenti e, quando possibile, la domiciliazione delle cure, con la visita del medico e del personale sanitario a casa dell’assistito.

Il XXV Congresso Nazionale CIPOMO, dal titolo “SMART Walking tra tecnologia e Ars Medica” in modalità virtuale fino a sabato 22 maggio, sarà presieduto da Fabrizio Artioli, Direttore U.O. Medicina Oncologica Area Nord AUSL di Modena, Luigi Cavanna, Consigliere CIPOMO e Direttore di Dipartimento Oncologia ed Ematologia ASL di Piacenza, Claudio Zamagni, Consigliere CIPOMO e Direttore Oncologia Medica Addarii IRCCS Sant’Orsola di Bologna e Livio Blasi, Presidente CIPOMO e Direttore U.O.C. Oncologia dell’ARNASS Civico di Palermo.

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