Milano, 7 gennaio 2022 – La pandemia di Covid-19, entrata in una fase complessa di gestione a causa della variante virale Omicron, ha fatto emergere molti aspetti positivi della nostra società, tra cui la sostanziale adesione alla campagna vaccinale di quasi il 90% della popolazione vaccinabile, segno di fiducia nel decisore politico e nella Scienza che ha fornito in meno di un anno vaccini innovativi e altamente efficaci nel prevenire la malattia grave e in buona parte anche l’infezione.
Tuttavia, una minoranza residua della popolazione, globalmente definita “No- Vax”, ha rifiutato i vaccini creando significativi problemi di sovraccarico delle strutture ospedaliere e pagando anche un prezzo molto alto di morti evitabili.
In questo quadro generale, sono emersi recentemente anche atteggiamenti aggressivi e minacciosi nei confronti di medici e scienziati; citiamo a titolo d’esempio e in ordine temporale inverso le minacce all’immunologa Antonella Viola per aver promosso la vaccinazione nei bambini, a Diego Pavesio, medico di medicina generale, per essersi rifiutato di prescrivere esami prima del vaccino, e a Matteo Bassetti, infettivologo, per le sue
dichiarazioni a favore della campagna vaccinale. Simili violenti attacchi agli scienziati si erano già verificati mesi fa nei confronti di Marco Tamietto e Luca Bonini.
Il PTS condanna senza appello queste minacce ed esprime piena solidarietà ai colleghi oggetto di queste aggressioni, fortunatamente solo verbali. Il ruolo di medici e scienziati nella gestione della pandemia e nella comunicazione ai cittadini è fondamentale e rappresenta un caposaldo per un paese democratico i cui governanti centrali e locali sono chiamati a scelte difficili e a volte impopolari.
Manifestare il proprio dissenso è più che legittimo in democrazia, ma ciò non può trascendere nell’insulto o nella minaccia verso chi cerca di curare, informare e spiegare le motivazioni mediche e scientifiche alla base delle scelte politiche.