Torino, 5 aprile 2023 – Un’équipe di sole giovani donne salva una paziente con un intervento record: asportato in laparoscopia un utero di ben 1.600 grammi, presso l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino.
Una donna di 50 anni, affetta da gravi sintomi conseguenti alla presenza di voluminosi fibromi uterini (con un volume complessivo dell’utero di 1 kg e 600, pari a una gravidanza al 7° mese) è stata trattata chirurgicamente con tecnica mininvasiva laparoscopica e l’utero è stato asportato, mediante un sacchetto di protezione, in parte per via vaginale e in parte attraverso 4 piccole cicatrici addominali di 5-10 mm.
L’intervento mininvasivo ha avuto un decorso regolare e ha permesso di ridurre il dolore post-operatorio e accelerare la ripresa delle normali attività quotidiane. Infatti la signora è stata dimessa dopo 48 ore in ottime condizioni.
Un caso più unico che raro. Sono descritti pochissimi casi al mondo di uteri estratti in laparoscopia di dimensioni superiori ai 1.500 g. Infatti l’utero normale ha un peso variabile tra 60-100 g. In letteratura è considerato di grosso volume un utero di dimensioni superiori ai 300 g ed estremamente complesso chirurgicamente se superiore ai 1.000 g. In questo caso pesava ben 1.600 g.
Un intervento unico nel suo genere effettuato da una équipe tutta al femminile: giovani ginecologhe e infermiere (dottoresse Michela Chiadò e Silvia Parisi, la specializzanda dott.ssa Arianna Arese, la strumentista Mariella Magistri), coadiuvate dall’équipe anestesiologica, coordinata dalla dott.ssa Simona Quaglia. Alla dimissione la signora ha commentato: “Avete estratto un utero più grande della mia bimba, che alla nascita pesava 1.250 g. Viva le donne chirurgo, continuate così!”.
Si tratta del primo intervento della neonata struttura di Chirurgia ginecologica mininvasiva ed endoscopica dell’ospedale Sant’Anna, voluta e creata dal Direttore Generale Giovanni La Valle, dal Direttore sanitario di presidio Umberto Fiandra e dal Direttore di Dipartimento Daniele Farina, in sinergia tra ospedale e università. La struttura è gestita dal dott. Paolo Petruzzelli, in collaborazione con il prof. Alberto Revelli.
Le procedure di chirurgia ginecologica mininvasiva sono il fiore all’occhiello di tutte le strutture che operano al Sant’Anna, ma la particolarità di questa procedura è legata al fatto che sia stato estratto senza ferite addominali laparotomiche un utero di grosso volume (1.600 g) e al fatto che l’équipe sia composta da giovani chirurghe donne (rispettivamente 41, 37 e 27 anni).