Artrite reumatoide. Scoperto un possibile legame tra infiammazione e disturbi della coagulazione

logo IRCCS San Raffaele

ricercatori-3Milano, 24 febbraio 2016 – Un team di ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, una delle 18 strutture di eccellenza del Gruppo Ospedaliero San Donato, in collaborazione con il Centro Cardiologico Monzino, ha dimostrato che TNFalfa, una molecola già conosciuta per il suo ruolo chiave nelle complicanze articolari e infiammatorie dell’artrite reumatoide, induce l’attivazione delle piastrine con capacità aumentata di generare trombina, un enzima che favorisce la coagulazione del sangue. Lo studio, coordinato da Angelo Manfredi, professore associato di Reumatologia all’Università Vita-Salute San Raffaele, clinico e ricercatore dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e da Norma Maugeri, esperta di trombo-infiammazione e ricercatrice dell’Unità Autoimmunità e infiammazione vascolare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Annals of the Rheumatic Diseases.

L’artrite reumatoide è una malattia cronica infiammatoria che colpisce la membrana sinoviale delle articolazioni. Tale membrana reagisce all’infiammazione aumentando di volume e provocando la graduale erosione e distruzione della cartilagine e, in seguito, dell’osso. Colpisce circa lo 0,5-1% della popolazione e l’incidenza cresce all’aumentare dell’età. Ad oggi viene trattata con farmaci antireumatici, immunosoppressori e biotecnologici.

I pazienti affetti da artrite reumatoide hanno un rischio di sviluppare patologie cardiovascolari molto elevato, circa doppio per le coronaropatie e lo scompenso cardiaco e di 2-3 volte maggiore per la trombosi. In questo studio i ricercatori, attraverso studi molecolari e funzionali in vitro e un’indagine condotta su una coorte di pazienti, hanno identificato il meccanismo tramite cui i farmaci anti-TNFalfa, già utilizzati nei pazienti affetti da artrite reumatoide per combattere l’infiammazione provocata dalla malattia, proteggono dalle complicanze cardiovascolari.

“Questo studio dà una possibile spiegazione scientifica a un’osservazione empirica e conferma il ruolo delle piastrine come ‘ponte’ tra infiammazione e coagulazione – dichiara Norma Maugeri – La nostra ricerca potrebbe aiutare a comprendere meglio la relazione tra infiammazione e trombosi, oggetto di studio anche in campo oncologico. In futuro, i farmaci anti-TNFalfa, vista la loro funzione protettiva, potrebbero avere un’utilità anche al di fuori della reumatologia”, conclude Manfredi.

Anti-TNFα agents curb platelet activation in patients with rheumatoid arthritis – “Annals of the Rheumatic Diseases”
Angelo A. Manfredi1, Mattia Baldini1, Marina Camera2,3, Elena Baldissera1, Marta Brambilla3, Giuseppe Peretti4,5, Attilio Maseri1, Patrizia Rovere-Querini1, Elena Tremoli2,3, Maria Grazia Sabbadini1, Norma Maugeri1

  1. Università Vita-Salute San Raffaele and IRCCS San Raffaele Scientific Institute, Milan, Italy
  2. Department of Pharmacological and Biomolecular Sciences, Università degli Studi di Milano, Milan, Italy
  3. Centro Cardiologico Monzino IRCCS, Milan, Italy
  4. Department of Biomedical Sciences for Health, University of Milan, Milan, Italy
  5. IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, Milan, Italy

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...