Roma, 28 giugno 2022 – Il particolare intervento di radioablazione stereotassica dell’aritmia (STAR) è stato eseguito in questi giorni a Roma dal gruppo di cardiologi (condotto da Stefano Bianchi) del Fatebenefratelli-Isola Tiberina, in collaborazione con il gruppo di radioterapisti (condotto da Piercarlo Gentile) del San Pietro Fatebenefratelli, su paziente oncologico affetto da tachicardia ventricolare.
L’aritmia ventricolare è una malattia del cuore caratterizzata da continui attacchi aritmici: incide negativamente sulla qualità della vita e la mette a rischio, con un’incidenza stimata del 4-16% nei pazienti cardiopatici over 60.
Il trattamento della tachicardia ventricolare è di solito rappresentato da farmaci anti-aritmici, ablazione transcatetere (tramite catetere inserito attraverso i vasi sanguigni o mediante accesso pericardico) e/o impianto di dispositivi cardiaci.
Oggi, con la radioablazione stereotassica dell’aritmia (STAR) è possibile intervenire nei pazienti con particolari complicazioni che non rispondono al trattamento farmacologico o nei quali è fallito o controindicato l’intervento convenzionale.
Si tratta di un trattamento senza cateteri con radioterapia, non invasivo e indolore, che grazie ad una mappatura sofisticata delle aree da trattare e l’estrema precisione nella somministrazione della dose di radiazioni nella zona aritmogena, consente di ridurre sensibilmente la durata dell’intervento e gli eventuali effetti collaterali.
L’intervento di radioablazione sul paziente oncologico tachicardico avvenuto in questi giorni con il team di cardiologi ed elettrofisiologi dell’Ospedale all’Isola Tiberina presso la radioterapia dell’Ospedale San Pietro si è concluso in appena venti minuti ed ha permesso al paziente di tornare al suo percorso oncologico/terapeutico senza ulteriori ritardi.