Roma, 7 gennaio 2021 – La Giunta esecutiva della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) – ha eletto come nuovo Presidente – per il biennio 2021-22 – il dott. Antonio Ferro, Direttore Sanitario e Responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, già vice Presidente nella Giunta precedente.
Il dott. Antonio Ferro – profondamente motivato nel sostenere l’importanza delle competenze della SItI nell’ambito dell’Igiene e della Sanità Pubblica, specialmente nella Campagna Vaccinale anti COVID-19 grazie all’esperienza maturata nelle precedenti campagne vaccinali – ha alle spalle una considerevole esperienza gestionale nell’ambito della sanità pubblica in qualità di Direttore Sanitario, Direttore Dipartimento di Prevenzione, Direttore Servizio di Epidemiologia, di Igiene e Sanità Pubblica in varie Aziende Socio Sanitarie del Veneto, ha ricoperto anche l’incarico di Dirigente del Servizio di Sanità Pubblica e Screening della Direzione della Prevenzione della Regione Veneto.
Il prof. Angelillo assume il ruolo di vice-presidente.
Fondata nel 1878 come Associazione Italiana per l’Igiene e rinominata Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica nel 2001, la Società Italiana di Igiene e Medicina Preventiva riunisce tra i suoi soci tutte le figure professionali – ricercatori, accademici, professionisti e operatori – che agiscono nell’ambito dell’Igiene, della Sanità Pubblica, della Medicina Preventiva e delle Vaccinazioni.
“Ringraziando il prof. Angelillo per il lavoro svolto – da affermato il dott. Ferro – mi prefiggo di continuare a sostenere ed enfatizzare l’importanza della nostra società e le competenze dei nostri membri per tracciare le linee guida della Sanità Pubblica e definire l’assetto dei dipartimenti di Prevenzione, particolarmente in questo momento storico che vede l’Italia impegnata nella programmazione e organizzazione di una campagna vaccinale senza precedenti”.
“Ora che la vaccinazione anti-COVID-19 si sta finalmente trasformando in una concreta possibilità, e il SSN dell’intero Paese inizia la mobilitazione per la realizzazione della più imponente campagna di vaccinazione della storia – racconta il dott. Ferro – abbiamo scritto una lettera al Ministro Speranza e ai vari responsabili della task force tecnico scientifica per mettere a disposizione il patrimonio delle nostre competenze ed esperienze nel campo dei vaccini e delle vaccinazioni, frutto di una storia societaria più che centenaria e del quotidiano impegno dei nostri associati”.
Tra le attività recenti della SItI, si ricorda l’esperienza del Calendario per la Vita e il contributo che ha fornito negli anni alla formulazione del Piano Nazionale Vaccinazioni – e conseguenti Piani Regionali – ma anche l’intervento per il Piano eradicazione Morbillo e Rosolia. Ricordiamo, inoltre, il ruolo di ispirazione e sostegno che la SItI ha svolto al lavoro ministeriale propedeutico alla emanazione del DL 7 giugno 2017 n. 73 “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale” e il grande impegno assicurato per la sua concreta attuazione dai suoi iscritti impegnati nei servizi vaccinali delle ASL.
Non va dimenticato l’impegno della SItI e dei suoi iscritti a sostegno della comunicazione in ambito vaccinale con la fortunata e straordinaria esperienza del Sito web VaccinarSì, e delle sue articolazioni regionali, realizzato dalla SItI in collaborazione con il Ministero e le Regioni, che potrà certamente rivelarsi prezioso, nella necessaria azione comunicativa a sostegno della campagna di vaccinazione anti COVID-19. Il Dipartimento di Prevenzione inoltre, fin dalla sua fondazione è stato anello di congiunzione nella filiera vaccinale tra le Direzione dei Presidi ospedalieri, i Distretti e i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Famiglia.
“Riteniamo – conclude il dott. Ferro – assolutamente necessario proseguire e rinnovare, la pluriennale, positiva storia di collaborazione e impegno della SItI con tutti i livelli istituzionali del SSN (Ministero, Regioni, Aziende) e ci rendiamo disponibili all’inserimento nei gruppi o commissioni che stanno elaborando il piano vaccinale strategico”.