Palermo, 9 maggio 2018 – Sorgerà entro la fine dell’anno al Campus di Ematologia “Cutino” dell’ospedale Cervello a Palermo il Centro di formazione “Prosolidar” per le anemie falciformi. Il nuovo Centro ospiterà in una superficie di circa 300 metri quadrati, ambulatori dedicati alla prevenzione, alla diagnosi e alla formazione di medici nel campo dell’anemia falciforme, malattia genetica del sangue che attacca il globulo rosso “falcizzandolo”, ossia cambiandone la forma che diventa appunto a forma di falce.
I lavori, che hanno già preso il via, sono stati presentati questa mattina in occasione della VIII Edizione del Thalassemia day, la Giornata internazionale sulla talassemia, che in Sicilia sarà caratterizzata da una serie di eventi di conoscenza e di sensibilizzazione sull’anemia mediterranea, promossi dall’Associazione Piera Cutino.
Il nuovo centro costerà circa 300 mila euro, 190 mila dei quali sono stati investiti dalla Fondazione Prosolidar. E’ stato proprio Ferdinando Giglio, Segretario generale della Fondazione Prosolidar, insieme ad Aurelio Maggio, Direttore dell’Unità operativa Complessa di Ematologia per le malattie rare del sangue e degli organi ematopoietici di Villa Sofia-Cervello, al Direttore dei lavori Silvio Piccolo e al professore Alessandro Garilli, Presidente dell’Associazione Piera Cutino, a presentare l’iniziativa che rilancia l’impegno ventennale dell’Associazione Cutino nell’azione di contrasto alla talassemia.
“La realizzazione del Campus cinque anni fa – ha sottolineato il professore Garilli – ha segnato un momento fondamentale nella vita dell’Associazione nell’impegno contro la talassemia. Oggi questa iniziativa prosegue un percorso importante, reso possibile grazie al sostegno di tanti partner che hanno sposato le finalità e la qualità del progetto portato avanti dall’Associazione e ai quali va il nostro ringraziamento”.
“La talassemia in Sicilia conta oggi 2.700 i pazienti e oltre 400mila portatori sani – sottolinea Aurelio Maggio – Negli ultimi 20 anni sono stati fatti enormi passi avanti grazie alla ricerca, e in tal senso molto si deve all’Associazione Cutino che ha offerto un contributo fondamentale. Adesso questo nuovo Centro ci consentirà di formare il personale sanitario, non solo in Sicilia, che si trova in prima linea nell’affrontare l’anemia falciforme, malattia che ha origine nelle aree sub-sahariane. Il Centro consentirà anche a tanti pazienti di accedere a protocolli clinici e metodologie scientifiche per la diagnosi e la riduzione della mortalità”.