Anaao Giovani al Ministro della Salute: “Riformiamo la formazione post-lauream”

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Roma, 11 giugno 2018

Gentile Ministro,

Anaao Giovani, in più occasioni, si è fatta portavoce delle criticità relative all’attuale sistema formativo medico, cercando di proporre soluzioni utili ad un suo miglioramento tangibile. Tuttavia, osserviamo ancora oggi un sistema fallimentare che non assicura di fatto la qualità di formazione che i nostri giovani professionisti ed i nostri cittadini meritano, insufficiente anche per quantità rispetto alle necessità del SSN.

Il SSN vive oggi in stato di emergenza a causa di una grave carenza di medici specialisti e di medici di medicina generale, conseguenza di una errata programmazione poliennale che ha creato un pericoloso “imbuto formativo”. Il crescente divario tra numero di medici laureati in medicina e chirurgia e numero di medici che continuano il percorso di formazione post-lauream lascia fuori da ogni sbocco formativo, e lavorativo, circa la metà dei giovani che si laureano in Medicina ogni anno.

Con una bomba sociale e professionale pronta ad esplodere tra due anni quando giungeranno alla laurea non solo i vincitori del concorso nazionale di ammissione del biennio 2013-2015 ma anche i vincitori di un ricorso che, negli stessi anni, in numero di 31.000, sono stati immatricolati per decisione del TAR.

Ormai da molti anni il numero dei contratti di formazioni specialistica finanziati dallo Stato non riesce a coprire il reale fabbisogno annuale di medici del nostro SSN e, di conseguenza, la massiccia ondata di pensionamenti che si verificheranno nei prossimi anni non potrà essere sostituita con un adeguato ricambio professionale.

Oltre al numero dei contratti insufficiente, diverse criticità si rinvengono nelle modalità del concorso di specializzazione: assenza di adeguati scorrimenti, perdita di contratti che potrebbero essere recuperati attraverso un meccanismo virtuoso, partecipazione di medici non ancora abilitati al momento dello svolgimento del concorso che, anche quest’anno, con molta probabilità provocherà contenziosi legali, assenza di un adeguato programma d’esame.

Occorre una rivisitazione profonda del sistema di formazione post-lauream, migliorando i test di accesso alle scuole di specializzazione e, soprattutto, consentendo l’ingresso del giovane medico negli ospedali già all’inizio o durante il percorso di specializzazione, sia attraverso la creazione dei teaching hospital, sia attraverso la possibilità di veri e propri contratti di formazione-lavoro a tempo determinato, che favorirebbero l’acquisizione anche dei diritti assistenziali e previdenziali oggi negati.

Siamo certi che, nel tradurre in concreto gli obiettivi delle linee programmatiche del nuovo Governo, il Ministro della Salute rivolgerà la necessaria attenzione ai problemi dei giovani medici, adeguando l’accesso il numero dei Medici ammessi a completare il percorso formativo al reale fabbisogno del SSN, permettendo così il ricambio generazionale e offrendo reali prospettive di lavoro ai giovani medici, superando la ingiustizia di un “precariato stabile”.

Convinti di vedere nella Sua figura, una professionista con la giusta sensibilità ed esperienza per poter trovare soluzioni strutturali alle problematiche dei giovani medici, Le chiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per la riforma della formazione medica pre e post-lauream, al fine di creare insieme con tutti gli attori interessati un sistema formativo più efficiente ed al passo con le necessità di un servizio sanitario pubblico e nazionale e con il suo obbligo Costituzionale di tutelare la salute dei cittadini.

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