Roma, 17 marzo 2017 – E’ inammissibile la delusione dei precari del SSN, compresi quelli della ricerca biomedica, senza contare che le disposizioni proposte non risolvono in alcun modo la piaga poliennale del precariato del pubblico impiego, oltre che di quello sanitario. Altrettanto inaccettabile la perdita della retribuzione di anzianità dei medici e dirigenti sanitari cessati dal 2016 ed il blocco delle risorse accessorie, procedendo ad una nuova riduzione unilaterale dei fondi contrattuali che accentua la gravissima emorragia degli ultimi anni, con danno grave ed irreparabile dei livelli retributivi, e previdenziali, dei dirigenti medici e sanitari.
In ultimo, si arriva a proporre la “progressiva armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale dirigenziale e non dirigenziale, attraverso la “graduale convergenza dei medesimi trattamenti”, mediante la “differenziata distribuzione” delle risorse. In altre parole, si propone una distribuzione “rovesciata” delle risorse, peraltro esigue a dispetto del merito, dichiarando esplicitamente di voler umiliare la dirigenza medica e sanitaria ribaltando le logiche e le norme che regolano la retribuzione del lavoro sia in area pubblica che privata.
L’Anaao Assomed segnalerà l’inaccettabilità di tali norme al Consiglio di Stato e preannuncia in ogni caso il ricorso in sede amministrativa per eccesso di delega.
fonte: ufficio stampa