Roma, 1 giugno 2018 – L’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e le comunità del mondo arabo in italia (Co-mai), fondatrici del movimento internazionale transnazionale “Uniti per Unire”, insieme ad altre centinaia di associazioni e comunità, augurano buon lavoro al nuovo Governo italiano.
Ci si augura che si possa ora continuare a collaborare in favore dell’integrazione, della cooperazione internazionale e del diritto alla salute, materie di cui ci occupiamo da sempre, collaborando con tutte le istituzioni, senza pregiudizi nei confronti del colore politico.
Così dichiara il Fondatore di AMSI e Co-mai, prof. Foad Aodi, Medico Fisiatra, il quale augura buon lavoro al Governo italiano, al nuovo ministro della Sanità ed a tutti gli altri ministri competenti. Aodi si augura che si possano compiere politiche costruttive nell’ambito dell’economia, del lavoro, della sanità, dell’integrazione e della cooperazione internazionale, nell’ interesse di tutti, senza distinzioni.
Si giudicherà il lavoro del Governo Italiano dai fatti concreti – continua Aodi – senza pregiudizi, auspicando la disponibilità di dialogare con le associazioni e le comunità di origine straniera ,arabe e musulmane, valorizzando il loro ruolo per una politica dei “due binari”.
Promuoveremo ancora i valori dell’Integrazione coniugata con la sicurezza .come abbiamo sempre proposto nel nostro progetto “Buona Immigrazione”, il quale comprende una proposta di legge per l’immigrazione in Europa ,sul rispetto dei diritti e doveri ,sul rispetto del diritto alla sanità.
No, quindi, all’immigrazione irregolare, no alle moschee e imam ‘fai dai te’, sì ad un albo per gli imam italiani ,si alla preghiera del venerdì in lingua italiana, sì alla trasparenza dei finanziamenti provenienti dall’estero, no al precariato e alla disoccupazione giovanile, no alla ‘fuga dei cervelli’, sì alla tutela dei diritti e doveri degli italiani e sì al rispetto della cultura italiana.
L’integrazione è necessaria per chi sceglie di vivere in Italia rispettando le sue leggi e le sue usanze, senza fare sconto a nessuno – conclude Aodi.