Arezzo, 19 settembre 2019 – Il 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Con i suoi centri di riferimento, la Asl Toscana sud est offre servizi per rispondere ai bisogni socio-sanitari dei pazienti affetti da questa malattia. Sono circa 13.000 infatti i malati di Alzheimer nella Sud Est, dato in costante crescita a causa dell’aumento della prospettiva di vita. All’interno dell’Azienda i servizi per la cura dell’Alzheimer e delle altre forme di disturbi cognitivi sono strutturati in reti cliniche integrate e garantiscono la continuità assistenziale.
“Il problema dell’invecchiamento cerebrale è oggi particolarmente rilevante perché la popolazione aretina ha un tasso di invecchiamento superiore alla media nazionale – spiega Alessandro Tiezzi, responsabile del Centro Alzheimer Arezzo – Si stima che nella nostra provincia il numero dei soggetti affetti da deterioramento mentale, da lieve a grave, sia intorno a 6.500 persone. Fortunatamente da oltre 20 anni nella nostra realtà esistono strutture ben collaudate che hanno consentito di gestire il problema con maggiore efficienza rispetto ad altre regioni. Nella nostra provincia esistono una serie di ambulatori per i disturbi della memoria e dell’invecchiamento cerebrale, diffusi sia nel territorio che in ospedale, che coprono i diversi distretti. Gli ambulatori sono tenuti da neurologi, geriatri, internisti e psichiatri. Questo modello multidisciplinare è peculiare della nostra zona e non trova riscontro in altre realtà regionali e nazionali”.
“L’Alzheimer è una forma di demenza irreversibile di tipo degenerativo, per la quale quindi non esiste guarigione, ma che può essere trattata con terapie farmacologiche, psicosociali e di gestione – conclude Roberto Marconi, direttore Area Funzionale Neurologica della Asl Toscana sud est – Come per la maggior parte delle patologie, un ruolo fondamentale è giocato dalla diagnosi precoce che permette di intervenire subito sul controllo dei sintomi, migliorando le condizioni cliniche del paziente. Altrettanto importante è una gestione multiprofessionale della patologia che chiama in causa non solo i neurologi e i geriatri, ma anche neuroradiologi, medici di Medicina nucleare e medici di medicina che per primi indirizzano il paziente o i familiari verso i servizi Asl dedicati”.
In occasione della Giornata, a Sansepolcro è in programma un convegno, organizzato dalla Sud Est, Comune e AIMA, aperto alla cittadinanza e dal titolo “Ricordati di me, con-vivere con l’Alzheimer: informazione, condivisione, comunicazione, decisione”.
Si terrà a partire dalle 9.30 nella sala del consiglio comunale con la moderazione dell’assessore alla sanità Paola Vannini. Dopo i saluti del sindaco Mauro Cornioli e del direttore della Zona Distretto Evaristo Giglio, seguiranno gli interventi su: “Quadro epidemiologico e piano regionale demenze”, relatrice Valentina Anemoli (coordinatore dell’Articolazione Zonale Valtiberina); “La diagnosi precoce: nuove conoscenze e problemi”, relatrice Angela Pellicanò (medico di medicina generale); “I Centri per i disturbi cognitivi e demenze e la Rete aziendale per le demenze”, relatore Alessandro Tiezzi (neurologo, responsabile del Centro Alzheimer della Zona Distretto e responsabile scientifico della Rete aziendale); “Condividere attraverso i servizi – integrazione socio sanitaria”, relatrice Donatella Frullano (resp. UF Assistenza sociale della Zona Distretto); “Comunicare la diagnosi e comunicare con il paziente”, relatrice Roberta Mastriforti (dirigente medico della Medicina Interna all’ospedale di Sansepolcro); “Demenza e autodeterminazione della persona: aspetti medico legali”, relatrice Francesca Mercati. Seguiranno le testimonianze di un operatore e di un familiare quindi le conclusioni di Evaristo Giglio.