Prof. Gioacchino Tedeschi, Presidente SIN: “Gli studi che hanno condotto alla approvazione del farmaco hanno documentato la riduzione del deposito di amiloide nel cervello dei pazienti trattati e, pur mancando ancora la conferma che questo dato strumentale correli con un reale miglioramento clinico, la notizia è senza dubbio importante”
Roma, 9 giugno 2021 – La Società Italiana di Neurologia (SIN) e L’Associazione SIN demenze (SINdem) accolgono favorevolmente la decisione assunta dalla Food and Drug Administration (USA), l’autorevole Agenzia americana per il controllo dei farmaci, a favore di una «approvazione accelerata» del farmaco Aducanumab, prodotto da Biogen, per il trattamento della Malattia di Alzheimer. Tale decisione, pur se non condivisa da tutta la comunità scientifica internazionale, giunge dopo anni di ricerche infruttuose e di fallimenti di studi clinici mirati alla cura della principale causa di demenza e apre uno scenario nuovo.
“Gli studi che hanno condotto alla approvazione – commenta il prof. Gioacchino Tedeschi, Presidente SIN – hanno documentato la riduzione del deposito di amiloide nel cervello dei pazienti trattati e pur mancando ancora la conferma che questo dato strumentale correli con un reale miglioramento clinico, la notizia è senza dubbio importante. La deposizione di amiloide nei neuroni non è probabilmente la sola causa della Malattia di Alzheimer, ma rappresenta certamente un attore importante nel meccanismo di malattia”.
La SIN e la SINdem accolgono tale decisione manifestando soddisfazione per il lavoro di tanti ricercatori e studiosi, anche italiani, consapevoli che saranno necessari studi di conferma e test clinici per documentare la reale efficacia clinica nelle fasi iniziali della Malattia di Alzheimer.
La SIN e la SINdem sono da tempo impegnate nello studio e nella ricerca della Malattia di Alzheimer e riconoscono che l’accumulo dell’amiloide è uno dei bersagli importanti per la cura di questa malattia. Tuttavia, è noto che vi sono altri bersagli e meccanismi probabilmente altrettanto rilevanti nelle diverse fasi della malattia e che potrebbero divenire nel prossimo futuro target da colpire per una migliore efficacia terapeutica.
La SIN e la SINdem invitano la comunità neurologica scientifica e clinica a continuare la propria attività tenendo conto che le cure, anche quelle attualmente a disposizione, per essere realmente efficaci necessitano di diagnosi tempestive e corrette, di percorsi gestionali standardizzati e multidimensionali, e di una adeguata presa in carico del malato e dei caregiver.
Infine, auspicando che gli Enti regolatori Europei e Nazionali prendano atto della decisione assunta dalla FDA, la SIN e la SINdem ritengono fondamentale una profonda riflessione sull’attuale organizzazione dei Servizi Sanitari e dei Centro dedicati al Declino Cognitivo e Demenze, sulla base della quale promuovere un aggiornamento del Piano Nazionale delle Demenze e investimenti adeguati.