In Italia si stima che i pazienti con tumori rari siano circa 900.000. La ricerca punta a sviluppare nuove terapie più mirate ed efficaci, specifiche per ogni tipo di cancro
Milano, 24 febbraio 2021 – Secondo la definizione valida nell’Unione europea, sono considerati rari i tumori che in un anno colpiscono meno di sei persone ogni 100mila. Sebbene ciascuna singola malattia sia rara, complessivamente il numero di persone colpite da questo tipo di tumori non è basso: su quattro pazienti malati di cancro uno ha un tumore raro.
In totale si stima che in Italia i pazienti siano circa 900.000 e approssimativamente 89.000 i nuovi casi registrati ogni anno (dati AIRTUM 2017 – I numeri del cancro in Italia). Lo studio delle caratteristiche molecolari dei singoli tipi di cancro evidenzia anche la rarità di forme di tumori che, seppure abbiano alta incidenza, mostrano sottogruppi di pazienti caratterizzati da particolari alterazioni particolarmente resistenti alle terapie attualmente disponibili.
L’unica strada per curare queste forme rare è quella di potenziare la ricerca per comprenderne i meccanismi e sviluppare cure sempre più specifiche. Un esempio degli studi sui tumori rari sostenuti da Fondazione AIRC è il programma per la ricerca di nuove cure per lo pseudomixoma, un tumore raro dell’appendice coordinato da Marcello Deraco, responsabile del reparto tumori peritoneali all’I.R.C.C.S. Istituto Nazionale Tumori di Milano.
Il programma è stato selezionato nell’ambito del bando internazionale “Accelerator Award”, a cui contribuiscono AIRC, Cancer Research UK e Fundación Científica -Asociación Española contra el Cáncer. Nel corso del programma, il cui budget previsto per 5 anni è di oltre 2 milioni di euro, i ricercatori analizzeranno il DNA e l’RNA dei tumori di 600 pazienti per identificare nuovi bersagli terapeutici e sviluppare farmaci in grado di aggredire questo tipo di neoplasia rara.
“Per la loro incidenza – spiega Marcello Deraco, ricercatore AIRC presso l’I.R.C.C.S. Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – si tratta di patologie che sono state studiate poco e a cui le aziende farmaceutiche guardano con scarso interesse. Da qui, l’importanza del sostegno fornito da charity come Fondazione AIRC che tiene alta l’attenzione su tumori molto complessi”.
“La ricerca – racconta Laura, 40 anni, insegnante, curata per uno pseudomixoma – ha dato una speranza anche a chi, come me, ha dovuto affrontare una patologia rara. È fondamentale sostenere il lavoro dei ricercatori, perché tutti possano avere una cura efficace”.
Per comprendere meglio i meccanismi molecolari che sono alla base del cancro è indispensabile implementare la ricerca di base per definire nuovi approcci terapeutici più mirati. Fondazione AIRC ha recentemente investito oltre 125 milioni di euro per sostenere circa 5.000 ricercatori che stanno lavorando in ospedali e istituti di ricerca, prevalentemente pubblici, in tutto il territorio nazionale per rendere il cancro sempre più curabile.