Alleanza Mediterranea: nuove e moderne progettualità per la Rete oncologica del sud

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Stretta di mano tra gli IRCCS di Bari, Napoli e Rionero in Vulture per dire basta alle migrazioni sanitarie

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Bari, 4 dicembre 2017 – Una sigla apposta in nome dell’AMORe, l’Alleanza Mediterranea Oncologica in Rete. Dopo una lunga intesa, i tre Istituti di Ricovero e cura a carattere scientifico del Mezzogiorno (IRCCS), punto di snodo privilegiato della domanda di salute dei cittadini e centri di riferimento per l’oncologia rispettivamente in Puglia, Campania e Basilicata, sono convolati a nozze; tracciando la rotta per un nuovo modello di sanità in grado di coniugare i canoni di buona amministrazione con i bisogni assistenziali in continua evoluzione.

Giovedì 29 novembre l’Istituto Tumori di Bari, nella persona del padrone di casa, il Direttore Generale Antonio Delvino, l’omologo del “Pascale”, il dott. Attilio A. M. Bianchi, e il Direttore Generale del Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata (CROB), il dott. Giuseppe Nicolò Cugno si sono scambiati per iscritto solenni promesse, sottoscrivendo proprio nell’Istituto barese la prima convenzione interregionale per un accordo di collaborazione utile a ridurre drasticamente il fenomeno delle migrazioni sanitarie al Nord.

L’impegno che promuoverà anche la mobilità del personale di ricerca presso le sedi dei tre Istituti, dà concretezza ai punti di forza condivisi dagli IRCCS del Mezzogiorno: standard di eccellenza, ricerca clinica e traslazionale in campo biomedico e farmacologico, e gestione specialistica dei servizi sanitari.

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Per queste ragioni, la stretta di mano che va ben oltre i grandi annunci, sembra destinata a fare storia. “Siamo alle porte di una svolta rilevante per il nostro Istituto e, più in generale, per la sanità del Sud – commenta con orgoglio il Direttore Delvino – Abbiamo lavorato insieme agli altri colleghi e continueremo a collaborare per favorire l’integrazione delle competenze scientifiche e tecnologiche e garantire lo scambio delle informazioni e delle conoscenze. Questa sinergia non solo è compatibile con lo sviluppo dei singoli IRCCS, ma sarà la prova concreta che la realizzazione di nuove e moderne progettualità di reciproco interesse passa necessariamente attraverso una logica di cooperazione”.

La firma prenderà presto la forma di azioni più concrete, tra cui la creazione di una rete interregionale di Istituti oncologici che, attraverso una collaborazione sistematica, il confronto e lo scambio di competenze ed expertise, assicuri il costante miglioramento della qualità, dell’appropriatezza e dell’efficacia delle cure e dei servizi erogati; l’avvio di un percorso per la costituzione di una Fondazione; la definizione di una piattaforma tecnologica comune con lo scopo di raccogliere in maniera omogenea dati clinici e gestionali a sostegno della ricerca e della costruzione di un sistema comune di indicatori da utilizzare per la valutazione dell’efficienza; la realizzazione di progetti di formazione e ricerca preclinica e/o clinica in vari settori correlati all’Oncologia; la promozione di modelli organizzativi innovativi incentrati sull’etica clinica, la clinical governance, la condivisione delle policy, l’appropriatezza e l’economicità delle risorse; la condivisione dei principi ispiratori dei PDTA (Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali); lo sviluppo di attività comuni nell’ambito della ricerca sanitaria e biomedica.

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