Nella cornice della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è svolta la cerimonia di premiazione del nuovo Network “Bollini Rosa” per il biennio 2016-2017, formato da 249 strutture ospedaliere distintesi per la loro offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, con particolare attenzione alle esigenze delle donne
Torino, 16 dicembre 2015 – L’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino, per il biennio 2016-2017, ha conseguito 3 Bollini Rosa, con validità dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017. Di ancor più particolare rilievo è lo speciale riconoscimento conseguito insieme a sole altre sei strutture italiane per aver partecipato ad otto iniziative su nove nel biennio 2014 – 2015.
La Città della Salute (rappresentata dal Direttore amministrativo dott.ssa Andreana Bossola) continua così a far parte del Network di ospedali premiati che riservano un’attenzione particolare ai servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili.
Si è conclusa la nuova edizione del Bando biennale del Programma “Bollini Rosa”, il riconoscimento che l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, dal 2007 attribuisce alle strutture ospedaliere attente alla salute femminile, ossia quelle strutture che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze dell’utenza “rosa”. Per il biennio 2016-2017 sono 249 gli ospedali premiati: 82 hanno ottenuto il massimo riconoscimento (tre bollini), 127 due bollini e 40 un bollino, mentre 7 strutture hanno ricevuto una menzione speciale per l’impegno dimostrato, partecipando a numerose iniziative promosse da Onda durante il biennio 2014-2015. La cerimonia di premiazione si è svolta stamattina a Roma, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza, all’interno delle aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico, di servizi rivolti alla popolazione femminile, appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, a garanzia di un approccio alla patologia in relazione alle esigenze della donna, e offerta di prestazioni aggiuntive legate all’accoglienza in ospedale ed alla presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale e il servizio di assistenza sociale.
Diverse le novità della nuova edizione del Bando biennale: è stata introdotta una sezione dedicata alla prevenzione oncologica, al fine di valutare i servizi offerti dagli ospedali per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche di interesse femminile, mentre nell’ambito della ginecologia ed ostetricia è stato inserito un focus sul tema dell’Interruzione Volontaria di Gravidanza, della contraccezione e delle Malattie Sessualmente Trasmissibili, problematiche di importante attualità riguardanti la salute della donna in età fertile. Infine, per quanto concerne la neurologia, sono state aggiunte domande sui servizi dedicati alla malattia di Parkinson ed all’ictus, in quanto patologie che necessitano di percorsi diagnostico-terapeutici e di follow-up altamente specializzati.
fonte: ufficio stampa