Il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti inaugura il nuovo Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) del Policlinico Umberto I diretto dal prof. Cesare Aragona
Roma, 23 luglio 2015 – Dopo ampi lavori di ristrutturazione, il 24 luglio 2015 viene inaugurato il nuovo Centro dal Governatore del Lazio Nicola Zingaretti.
Il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) del Policlinico Umberto I di Roma è stato attivato per la prima volta nel 1983, sotto la Direzione del prof. Cesare Aragona, che ne è tutt’ora il Direttore.
Il Centro assiste attualmente circa 500 pazienti l’anno. I locali, le apparecchiature e le procedure del nuovo Centro rispondono a tutti i requisiti e le norme di sicurezza richiesti dalla normativa vigente.
In un’area di circa 700 mq, climatizzata con l’aria circolante ottimizzata per aderire ai requisiti richiesti dalle norme di sterilità, il Centro di PMA è costituito da:
- Sala operatoria con tecnologie all’avanguardia;
- Sala preparazione e osservazione post trattamento;
- Laboratorio di Seminologia;
- Laboratorio di Embriologia (Ovociti ed Embrioni);
- Locale per la Crioconservazione del materiale biologico;
- Ampia e confortevole sala d’attesa;
- Servizi igienici adeguati alle norme vigenti.
Focus su sterilità
La sterilità di coppia attualmente è intorno al 15-20% in un momento in cui il primo concepimento è posticipato, chiedendo un trattamento in un periodo più avanzato della vita. L’età media delle donne che si sono rivolte al Centro PMA dal 1983 ad oggi è intorno ai 36 anni e il successo dei casi seguiti ha raggiunto il 20% dipendendo dal fattore età della donna, mentre il successo con bambino a casa nei cicli ripetuti può arrivare al 25%.
Dal 1983 sono state accolte negli Ambulatori afferenti al Centro oltre 45 mila coppie infertili; tra le candidate alla PMA sono stati effettuati oltre 8 mila interventi di fecondazione in vitro con una percentuale di gravidanze legata all’età della paziente e sovrapponibile alle percentuali evidenziate dalla letteratura internazionale.
La ristrutturazione, che ha impegnato notevoli risorse economiche stanziate dall’Azienda Umberto I – Policlinico di Roma, per la ferma determinazione del Direttore Generale Domenico Alessio, ha permesso di realizzare una struttura nata per andare incontro sia alla domanda crescente dell’utenza sia alla normativa vigente che impone severi requisiti di sicurezza, tracciabilità e monitoraggio H24 di tutte le apparecchiature con possibilità di intervento immediato in caso di allarme.
Essendo, dunque, stato potenziato, il Centro PMA avrà la possibilità di aumentare il numero dei casi trattati con la prospettiva di arrivare a 1.000 casi l’anno.
Ulteriori obiettivi del Centro PMA saranno quelli di:
- migliorare i risultati clinici;
- diminuire i costi dei trattamenti;
- umanizzare il percorso, con particolare attenzione degli aspetti psicologici della coppia;
- semplificazione delle terapie, anche alla luce degli attuali progetti di ricerca in corso sulla valutazione morfologica matematica delle immagini digitalizzate degli embrioni umani, sul trasferimento precoce degli ovociti inseminati, riconducendo il processo della fecondazione il più possibile nella sede naturale dell’inizio della vita: l’utero materno.
Il nuovo Centro di PMA si confermerà un riferimento della rete regionale per la PMA in grado di porre un’offerta terapeutica tra le più avanzate a livello nazionale ed europeo grazie alle nuove strutture e strumentazioni e alla elevata professionalità del personale: biologhe, medici, giovani specializzandi medici e biologi e personale infermieristico che collabora con il prof. Cesare Aragona, pioniere a livello nazionale della fecondazione in vitro.
Infine, si avrà la possibilità di studiare e valutare l’invecchiamento dell’ovocita umano in condizioni di microgravità, grazie ad finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Con orgoglio, il Direttore Generale, Domenico Alessio sottolinea che il Reparto PMA del Policlinico risponde alle tre A:
- Autorevolezza per l’esperienza maturata per la notevole esperienza anche a livello nazionale e internazionale;
- Accoglienza perché non c’è un limite d’età per l’accettazione dei, quindi anche pazienti oltre i 42 anni;
- Accessibilità perché, per la posizione, è facilmente raggiungibile da tutto il territorio Laziale e nazionale.
fonte: ufficio stampa