A Roma il meglio dell’oftalmologia italiana. 10-12 marzo 2016
Roma, 9 marzo 2016 – Oltre milleduecento tra oftalgmologi e specialisti, più di 171 relatori e 72 ore tra ricerca, formazione e innovazione. Eccole alcune delle componenti principali del XIX Congresso dell’Aiccer, patrocinato dal Ministero della Salute, in programma al Policlinico Gemelli di Roma dal 10 al 12 marzo. Lo spazio del Gemelli sempre nelle stesse date ospiterà anche una sessione per gli infermieri, per i giovani chirurghi e una per gli Ortottisti, che permetteranno di trasformare lo spazio in un agorà di cultura medica senza precedenti, in cui ognuno potrà aggiornarsi costantemente intrecciando e assistendo a tutte le tavole rotonde in programma.
Il congresso porterà nella Capitale l’eccellenza dell’oftalmologia italiana e non solo, candidandosi ad essere tra i più importanti degli ultimi anni, anche per la componente formativa che metterà di fronte le nuove leve con i principali esperti in materia. Fuori dalle sale congressi, 4 quelle impegnate in contemporanea, 700 mq dedicati a strumentazioni, stand e vere e proprie biblioteche scientifiche.
Tecnologia d’avanguardia. “Verranno presentate le ultime innovazioni sul mercato, sia le eccellenze italiane che quelle internazionali, grazie alle quali l’oculistica può oggi contare su standard di qualità elevatissimi. La chirurgia della cataratta – spiega il prof. Roberto Bellucci, Presidente Aiccer – ha a disposizione lenti intraoculari di nuova generazione che sostituendo il cristallino naturale divenuto opaco per cataratta, consentono di vedere lontano e vicino realizzando il principale desiderio delle persone operate per cataratta, cioè l’indipendenza dagli occhiali. Anche la chirurgia refrattiva è sempre più sicura ed è oggi in grado di garantire la soddisfazione delle aspettative di chi si sottopone all’intervento. L’Italia è protagonista in questa evoluzione tecnologica: l’efficacia clinica ed il gradimento dei pazienti testimoniano quanto può fare il nostro Paese nel mondo”.
Verranno discusse illustrate e presentate le più moderne tecniche per la soluzione mini-invasiva dei difetti refrattivi come la nuovissima tecnica SMILE e le tecniche di correzione laser per la presbiopia. Le strumentazioni sia laser che di altro tipo che saranno utilizzate durante i tre giorni del congresso, rappresentano lo sguardo al futuro necessario a molti ospedali per mantenere gli standard alti su cui si è attestata la medicina italiana, come evidenziato anche dal prof. Aldo Caporossi, presidente del congresso e Direttore dell’Istituto di Oftalmologia del Policlinico Gemelli: “La mia generazione ha scritto la storia dell’oftalmologia, e se oggi vogliamo continuare a rappresentare l’eccellenza nel mondo abbiamo bisogno di investire nei giovani tramandando la nostra esperienza sul campo, ma anche puntare ad avere strumentazioni per aiutare al meglio i nostri pazienti”.
Il programma. Le relazioni degli oltre 171 relatori si concentreranno principalmente su tutti i problemi legati alla cataratta e refrattiva, la chirurgia dei difetti di vista. Verranno analizzati in maniera minuziosa, attraverso numerosi panel di discussione in cui i medici potranno incrementare il proprio livello di conoscenza e condividere, come detto, quello esperienziale. Ci sarà una sessione interamente dedicata ai giovani chirurghi, che saranno protagonisti delle proprie esperienze guidati dai chirurghi più esperti per aiutarli a “crescere” nella loro professione.
A questi giovani verranno messe a disposizione sale per incontri e dibattiti per discutere in modo proattivo sulle tematiche affrontate, Meet the expert. Questi dibattiti avranno un numero limitato di accessi per discutere in modo proattivo e funzionale le tematiche affrontate.
Il primo giorno di lavori si aprirà con un simposio sul Cheratocono e sul “Cross-Linking corneale”; questa metodica ideata in Germania, ma sviluppata e resa attuabile, ripetitiva ed efficace dal prof. Aldo Caporossi.
Grazie alla collaborazione con società monotematiche ci sarà un simposio sul glaucoma con la Società Italiana Glaucoma (SIGLA), sulla cornea con la Società Italiana Trapianti di Cornea (SITRAC) e sul trauma con la Società Italiana di Ergoftalmologia e Traumatologia Oculare (SIETO), tutti per la durata di due ore e in aule diverse.
La chirurgia in diretta. Ma l’espressione più importante del Congresso è la chirurgia in diretta, che inizierà giovedì con due sessioni e tutto il giorno di venerdì: 28 interventi di cataratta e refrattiva con 4 laser a femtosecondi (unica occasione per vedere lavorare i 4 laser contemporaneamente) con i migliori chirurghi italiani e la presentazione di tutti gli aggiornamenti di queste macchine e le novità chirurgiche.
Come spiega il prof. Mastropasqua: “La tecnica All laser o Tecnica zero ultrasuoni, consiste nella combinazione del femtolaser e del nanolaser. Il laser a femtosecondi viene utilizzato per effettuare i tagli sulla cornea e a livello del cristallino con estrema precisione e il nanolaser sostituisce gli ultrasuoni nel completamento della frammentazione del cristallino. Combinando il femtolaser ed il nanolaser si associano i vantaggi delle due tecniche con un miglioramento della visione legato alla precisione delle incisioni effettuate con il femtolaser ed una riduzione del danno termico oculare ottenuto con l’azzeramento degli ultrasuoni”.
I nuovi facoemulsificatori e tutta la tecnologia delle lenti intraoculari per una chirurgia refrattiva della cataratta. Venerdì sarà anche una giornata importate dal punto di vista medico-legale e dei problemi della fragilità zonulare, problematica frequente e che pone parecchi quesiti e problemi nella scelta della tecnica chirurgica e della lente intraoculare da impiantare.
Nei focus della giornata verranno analizzati i casi più difficili (la cataratta lussata, quella bianca e quella brunescente) e poi spazio alle problematiche in crescita delle lenti intraoculari. Interessante anche la relazione che porterà la studiosa americana Liliana Werner. La statunitense esporrà in una lettura magistrale il suo studio anatomopatologico degli occhi pre e post mortem, per comprendere come si comportano le strutture intraoculari a contatto con i materiali sintetici, usati durante gli interventi e che reazioni possano avere a contatto con i tessuti oculari.
fonte: ufficio stampa