Ha poco più di una settimana il bimbo romano nato da paziente affetta da stenosi mitralica severa. Neonato e mamma stanno bene e venerdì sono tornati a casa
Roma, 14 luglio 2015 – Ha poco più di una settimana e sta benissimo il piccolo Luigi (2.200 kg di peso alla nascita), venuto alla luce giovedì 2 luglio nella Sala Ibrida del Dipartimento di Scienze cardiovascolari del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”. Un bimbo da primato dato che la mamma, una donna di 42 anni, affetta da stenosi mitralica severa, è stata seguita con osservazione intensiva e prolungata nel reparto di Patologia Ostetrica del Gemelli.
La particolarità di questa nascita è che per la prima volta nel Policlinico il taglio cesareo necessario per far nascere Luigi è stato eseguito direttamente nella Sala Ibrida per interventi cardiovascolari, unica a Roma e nel Lazio, poiché la situazione clinica della paziente avrebbe potuto richiedere un intervento al cuore in corso delle procedure chirurgiche per il parto. La neo mamma (dimessa venerdì insieme al figlio dall’ospedale) e il bambino stanno bene, dopo un costante e attento monitoraggio nei giorni del ricovero, come queste particolari condizioni richiedono.
Tutta la procedura è frutto della collaborazione dei medici del Gruppo GUCH del Policlinico A. Gemelli (Grown Ups with Congenital Heart Disease), un team multidisciplinare costituito da cardiologi, cardiochirurghi, clinici, elettrofisiologi, ginecologi, psicologi che si occupa di diagnosi, follow-up e trattamento (chirurgico o medico) delle cardiopatie congenite nel paziente adulto.
“L’evento che abbiamo vissuto – dichiara il prof. Antonio Lanzone, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Patologia Ostetrica del Gemelli ed esecutore del taglio cesareo – documenta ancora una volta la capacità del nostro Policlinico di strutturare modalità interdisciplinari complesse, grazie ad un lavoro in continua sinergia fra noi medici e insieme agli operatori sanitari con i quali collaboriamo quotidianamente”.
“Le patologie congenite cardiache che arrivano all’età adulta sono sempre più numerose – spiega il prof. Massimo Massetti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia – Le cure offerte dal team multidisciplinare assicurano infatti una buona qualità della vita. In questo senso, la nascita del piccolo Luigi è oggi un esempio significativo di come la medicina cardiovascolare abbia fatto enormi progressi. La collaborazione tra il gruppo degli specialisti dell’età pediatrica e quelli dell’età adulta, insieme alle nuove strutture altamente tecnologiche del Policlinico Gemelli, rappresentano gli elementi di eccellenza e di innovazione del programma GUCH”.
La paziente, ricoverata in osservazione continua, prima e dopo il parto nel reparto di Patologia Ostetrica del Dipartimento per la Tutela della salute della donna, della vita nascente, del bambino e dell’adolescente, diretto dal prof. Giovanni Scambia, è stata seguita in tutto il percorso dalle équipe dei professori Antonio Lanzone, Filippo Crea, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Massimo Massetti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia, e Rodolfo Proietti, Direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Gemelli. La paziente è stata sorvegliata in particolare dal punto di vista cardiologico dai dottori Maria Lucia Narducci e Faustino Pennestrì e per gli aspetti anestesiologici dal prof. Franco Cavaliere e dal dott. Gaetano Draisci.
fonte: ufficio stampa