Pisa, 14 giugno 2024 – Al recente congresso mondiale di Gastroenterologia “Digestive Disease Week” tenutosi negli Stati Uniti, a Washington, due studi clinici condotti in Aou pisana sono stati premiati come migliori presentazioni rispettivamente nelle categorie “Esofagite eosinofila” e “Disturbi funzionali gastrointestinali”.
Il primo, di Pierfrancesco Visaggi, gastroenterologo dottorando in Scienze cliniche e traslazionali e attualmente in forze nell’Unità operativa di Endoscopia digestiva, dal titolo: “Artificial Intelligence Tools for the Diagnosis of Eosinophilic Esophagitis in Adults Reporting Dysphagia: Development, Validation, and Software Creation for Point-of-Care Use” riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale per rendere più semplice ed efficace la diagnosi – che richiede un’accurata campionatura bioptica della mucosa esofagea – e la gestione terapeutica dei pazienti affetti da esofagite eosinofila, una patologia più frequente e seria di quanto si pensasse fino a pochi anni fa.
Il secondo studio, di Christian Lambiase, anche lui gastroenterologo dottorando in Scienze cliniche e traslazionali, attualmente in rete di ricerca all’estero all’Università di Nottingham, dal titolo: “Clinical and manometric outcomes of biofeedback therapy for refractory constipation due to outlet dysfunction”, dimostra come la riabilitazione del pavimento pelvico sia efficace su tutti i differenti disturbi funzionali della defecazione, spesso alla base di stipsi cronica non responsiva alle terapie mediche. Si evidenzia inoltre come in questo ambito la manometria ano-rettale e il test di espulsione del palloncino possano essere usati come segnale di risposta alla terapia.