Palermo, 2 luglio 2018 – “Ormai è un fenomeno diffuso in tutta la regione, non si può più rinviare la soluzione a questa emergenza di violenza che sta destabilizzando tutta la sanità siciliana”. È quanto afferma Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae, dopo l’aggressione subita da infermieri all’ospedale di Taormina.
“La Fsi-Usae esprime solidarietà a tutto il personale medico, infermieristico, sociosanitario e ausiliario oggetto delle ennesime, multiple, aggressioni verificatisi al pronto soccorso dell’ospedale di Taormina, rassicurando che non saranno lasciati soli. E’ necessario mettere fine a questa criminalità non sono bastate le nostre denunce a prefetture e questure, le interrogazioni parlamentari presentate, le rassicurazioni, la solidarietà e le varie promesse ricevute”.
“La Fsi-Usae denuncia il grave pericolo al quale sono esposti i sanitari del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Taormina, oggetto di intimidazioni, aggressioni fisiche e verbali”.
“Rimaniamo in attesa anche di un riscontro urgente da parte del direttore generale, che è il primo responsabile della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro dei dipendenti, prima che possa accadere il peggio”, conclude Coniglio.