Acrilammide in patatine, pane, caffè. Pedicini denuncia i ritardi Ue nella regolamentazione

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On. Piernicola Pedicini

Bruxelles, 14 ottobre 2017 – Intervento dell’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini per denunciare i ritardi relativi all’approvazione delle nuove regole della Commissione Ue contro la presenza di acrilammide negli alimenti come patate fritte, biscotti, cracker, pani croccanti, pane morbido, caffè (l’acrilammide è una sostanza cancerogena che si forma durante la cottura oltre i 120 gradi negli alimenti ricchi di amidi).
La questione è stata posta da Pedicini, durante l’ultima seduta della commissione ambiente e sanità del Parlamento europeo.

“È dal 2005 – ha affermato l’eurodeputato – che la Fao e l’Oms sostengono che i livelli di esposizione alimentare all’acrilammide possono essere indice di un allarme per la salute umana e nel 2015 l’Efsa ha ribadito che la presenza di acrilammide negli alimenti può aumentare il rischio di cancro per i consumatori, nonostante ciò, la Ue continua a perdere tempo nel definire regole più restrittive”.

“Inoltre – ha aggiunto Pedicini – la cosa ancora più inaccettabile è vedere che gli eurodeputati del gruppo Ppe continuano a tentare di ritardare l’adozione delle nuove regole, malgrado la proposta della Commissione Ue non definisca limiti vincolanti ma introduca solo misure di mitigazione per minimizzare la formazione di acrilammide e preveda limiti alleggeriti per gli esercizi commerciali di piccole dimensioni”.

“Allora – ha precisato Pedicini durante il suo intervento – vorrei ricordare agli eurodeputati del Ppe che gli alimenti più importanti che contribuiscono all’esposizione di acrilammide (patate fritte, biscotti, cracker, pani croccanti e morbidi) sono prodotti che espongono maggiormente i bambini ed è proprio questa la fascia d’età più fragile rispetto alla grave problematica”.

“La proposta della Commissione – ha concluso il pentastellato – per noi va approvata subito, anche se rappresenta solo l’inizio di un percorso mirato che dovrà assicurare la tutela della salute dei cittadini in modo sempre maggiore e rigoroso”.

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