Roma 28 ottobre 2020 – “La volontà di non abrogare l’articolo due dell’accordo stralcio sui tamponi e la forte discriminazione verso chi dissente, ci obbliga a confermare il giudizio negativo sull’accordo stralcio sui tamponi, anche alla luce della riunione di oggi delle ore 11.00”, così una nota della delegazione trattante del Sindacato Medici Italiani.
“L’attività dei tamponi negli studi dei medici di famiglia può essere effettuata solo come una scelta volontaria e non imposta, perché i loro ambulatori non sono strutture adatte ad accogliere i tamponi per il Covid”.
“I tamponi possono essere effettuati in strutture pubbliche delle ASL con tutte le norme di sicurezza a corredo, per tutelare la salute dei medici e dei pazienti”, conclude la nota.