Roma, 20 gennaio 2022 – “Il Sindacato Medici Italiani non firma l’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) triennio 2016-2018 – così in una dichiarazione Pina Onotri, Segretario Generale SMI – Quello proposto da SISAC, la parte pubblica, è un accordo vecchio, che non tiene conto della pandemia in atto, perché taglia servizi ai cittadini, comprime tutele ai lavoratori ed è penalizzante dal punto di vista economico”.
“Dopo due anni di sacrifici fatti dalla categoria medica, non si può firmare un accordo in perdita. Convocheremo nel più breve tempo possibile la riunione della direzione nazionale del sindacato per decidere ulteriori azioni da intraprendere – prosegue Onotri – La categoria ha pagato un prezzo altissimo in questa pandemia, con morti e ammalati. Nonostante questo, ci troviamo davanti a una pessima proposta della parte pubblica. Non ci spieghiamo, ancora, come altri sindacati dei medici abbiano accettato quanto è scaturito dalla volontà di SISAC”.
“La pandemia ha dimostrato a tutto il Paese che è arrivato il momento di un grande investimento pubblico sul personale della medicina generale e di prossimità per migliorare la qualità dell’offerta di cure. Lo SMI continuerà ad essere vicino alla grave situazione in cui versa la medicina generale, che non trova alcun riscontro né reali ristori nell’ACN concluso oggi. Il Governo non può, a chiacchiere, elevare ad eroi i medici e poi non destinare risorse e politiche adeguate alla nuove necessità della medicina. Si cambi questo accordo collettivo nazionale: è irricevibile!” conclude Onotri.