Bologna, 30 marzo 2015 – Medela, società leader nello sviluppo e nella produzione di prodotti per l’allattamento al seno da oltre 50 anni, ha organizzato anche per il 2015 uno tra i principali appuntamenti internazionali con la ricerca sul latte materno e sull’allattamento al seno: a Varsavia (Polonia) il 17 e il 18 Aprile si terrà infatti il 10th International Breastfeeding and Lactation Symposium 2015.
Giunto al suo decimo anniversario, il Simposio di Medela presenterà il meglio della ricerca internazionale sul latte umano e sull’allattamento al seno, illustrando, attraverso gli speech di alcuni tra i più importanti esperti in materia, le ricerche più interessanti e significative.
Al centro, l’importanza del latte materno come alimento imprescindibile per la salute del neonato, in particolare del nato prematuro. Il latte materno rappresenta, infatti, il modo migliore per nutrire il proprio bambino nei primi mesi di vita, grazie al suo prezioso mix di sostanze nutrienti, la maggior parte delle quali non sono riproducibili artificialmente.
17 Aprile – La prima giornata del 10th International Breastfeeding and Lactation Symposium 2015 di Medela vuole presentare proprio le ultime ricerche sui componenti del latte umano, in particolare, la presenza di ormoni come la leptina, probabile responsabile della capacità di auto-controllo dell’appetito nei bambini allattati al seno: un’autoregolazione che impedirebbe in età adulta di sviluppare sindromi metaboliche, come l’obesità.
Inoltre, sarà presentata la ricerca, con i suoi più recenti sviluppi, relativa alla presenza di cellule staminali nel latte materno, che – sulla base di dati preliminari di alcune sperimentazioni – potrebbero in futuro essere utilizzate nella medicina rigenerativa per alcune specifiche patologie d’organo del bambino.
18 Aprile – Per il secondo ed ultimo giorno, l’evento di Medela intende focalizzarsi sull’utilizzo del latte materno per i neonati prematuri: alimento ideale per i nati a termine, il latte umano è per i nati prematuri un alimento fondamentale. Recenti ricerche, che saranno presentate durante il 10th International Breastfeeding and Lactation Symposium, dimostrano che, se i bambini vengono allattati con latte materno subito dopo la nascita, hanno una possibilità di sopravvivenza sei volte maggiore.
In particolar modo, per i bambini nati prematuri o malati, un allattamento al seno adeguato riduce sensibilmente la percentuale di mortalità infantile. Infatti, l’assunzione tempestiva di latte materno durante la permanenza nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale riduce il rischio di sepsi tardiva del 19%.
A questo proposito, al Simposio di Medela, saranno presentati importanti programmi che promuovono l’utilizzo di latte materno nelle UTIN, programmi creati con l’obiettivo di migliorare le condizioni di salute dei bambini prematuri o malati, riducendo al contempo i costi di queste strutture: il 10th International Breastfeeding and Lactation Symposium 2015 si conferma ancora una volta come ideale piattaforma di collegamento tra mondo della ricerca e universo della pratica.
“(…) Anche quest’anno (al Simposio di Medela, ndr) saranno molti gli argomenti trattati, di estremo interesse sia per quanto riguarda l’aspetto della ricerca che per quanto concerne l’applicazione pratica”, ha affermato il dott. Guido Moro, Presidente dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) – ONLUS e Past President dell’European Milk Bank Association (EMBA), aggiungendo a proposito del latte materno: “(…) Numerosi studi hanno chiaramente dimostrato che l’alimento ideale per i neonati prematuri è il latte fresco della propria mamma, assunto direttamente al seno o somministrato con sonda, bicchierino o biberon quando il neonato prematuro non è in grado di attaccarsi al seno. (…) I vantaggi a breve termine comprendono una migliore digeribilità e una migliore tolleranza del latte di donna nei confronti del latte artificiale, con un più rapido incremento ponderale e conseguente riduzione dei tempi di degenza in Terapia Intensiva, la riduzione delle infezioni neonatali e, quello sicuramente più importante, la protezione nei confronti della enterocolite necrotizzante. (…) I principali vantaggi a lungo termine del latte di donna sono rappresentati dalla riduzione delle forme gravi di retinopatia della prematurità, dai migliori esiti neurocomportamentali durante la prima infanzia e l’adolescenza, e dalla più bassa incidenza di sindrome metabolica”.
fonte: ufficio stampa