2 novembre 2015 – Dal 4 novembre 2015 ha inizio anche a Catania la raccolta firme promossa dalla Federazione Sindacati Indipendenti per una sanità che non deve penalizzare i poveri e deve essere, invece, alla portata di tutti. A partire dalle ore 8.30 e fino alle 13.00, il Gazebo day si svolgerà nei giorni 4 novembre presso l’azienda ospedaliera Policlinico Vittorio Emanuele, il 6 novembre in piazza Umberto, il 9 novembre presso il distretto sanitario di Adrano, l’11 novembre presso il P.O. Ferrarotto, il 13 novembre in piazza Verga davanti al Tribunale, il 19 novembre in piazza Gandolfo (ingresso Risorse umane del Comune di Catania, il 20 novembre presso l’ospedale Santo Bambino, il giorno 26 novembre davanti all’ingresso della villa Bellini.
La raccolta firme continuerà anche nel mese di dicembre, le cui date saranno presto comunicate. “Gli obiettivi della petizione sono tanti – spiega Calogero Coniglio, Segretario Fsi-Cni Sicilia – L’iniziativa è promossa dalla Fsi Federazione Sindacati Indipendenti, e si unisce a quella Nazionale, con l’obiettivo di essere presenti in 100 città d’Italia. Invitiamo tutti i cittadini a sostenere con la loro firma la nostra petizione che prevede una sanità universale e alla portata di tutti i cittadini senza distinzioni di classe sociale. Chiediamo un sistema sanitario al contempo, nazionale, regionale e locale: nazionale nelle garanzie, regionale nelle programmazione, locale nell’erogazione dei servizi. L’erogazione delle prestazioni secondo i LEA approvati a livello nazionale e monitorati a livello regionale, al fine di consentire a tutti i cittadini lo stesso tipo di prestazioni. L’azzeramento delle consulenze e delle esternalizzazioni. L’adeguamento degli stipendi al costo della vita con standard europei. Infermieri di Famiglia in regime di convenzione per la garanzia della cura dei cittadini nel proprio ambito familiare, su questo punto la Fsi ha promosso e presentato il disegno di legge N. 2537 alla Camera dei Deputati l’11 luglio 2014”.
“Si chiede inoltre il riconoscimento del ruolo sanitario e la possibilità di sviluppo di carriera per gli Oss che garantisca all’utenza un adeguato trattamento negli ospedali e sul territorio – conclude Vincenzo Messina, Segretario Territoriale Fsi – E ancora, l’inquadramento contrattuale nell’area della dirigenza per le professioni sanitarie di cui alla legge 42/1999 e 251/2000, la revisione dei parametri di riconoscimento di lavoro usurante per i turnisti del SSN, l’abolizione, per il personale del SSN, dell’articolo 53, comma 1, del Dlgs 165/2001”.
fonte: ufficio stampa