Roma, 15 gennaio 2016 – Si è svolta questa mattina la prima parte del workshop di Chirurgia Lamellare presso il Centro Congressi del Gemelli. Nella giornata evento di oggi, organizzata dal prof. Aldo Caporossi, Direttore dell’Istituto di Oftalmologia del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, e realizzata sotto l’egida della S.I.TRA.C., il professore ha condiviso e illustrato la sua esperienza nella tecnica DMEK, lavorando con i 22 primari presenti, 10 microscopi e i tessuti per il trapianto forniti dalla Banche degli Occhi di Mestre e di Roma.
“Il trapianto di cornea descemetico-endoteliale (DMEK) – afferma il prof. Aldo Caporossi – rappresenta oggi la soluzione più evoluta nella chirurgia lamellare posteriore. I risultati funzionali, la minore ipermetropizzazione, il recupero visivo più veloce e la minore presenza di rigetto vengono però a scapito di una tecnica più difficile, con una curva di apprendimento faticosa e non priva di insuccessi. Sono state tante le tecniche chirurgiche presentate in questi anni, ma appare evidente che in questa chirurgia le manipolazioni e i contatti con il lembo devono essere evitati”.
“Nella tecnica di chirurgia lamellare SCUBA no-touch – prosegue Caporossi – il lembo che ci perviene dalla Banca degli Occhi di Mestre è già pre-tagliato, ma ancora aderente al resto della cornea: questo ha rappresentato un grosso progresso, facilitando la vita del chirurgo e rendendo la chirurgia più ripetibile. Oggi una chirurgia corneale sostitutiva viene eseguita in tantissime strutture pubbliche, in poco tempo e con la massima qualità, cosa impensabile per altre chirurgie così delicate”.
fonte: ufficio stampa