1° maggio, SMI: “Tutele e diritti anche per i medici”

Dott.ssa Pina Onotri

Roma, 30 aprile 2025 – Saremo domani a Napoli per celebrare il 1° maggio 2025, alla manifestazione nazionale della CONFSAL, per difendere i diritti e le tutele di chi lavora, di tutti i lavoratori e dei medici.

Lavoro sottopagato, malattie professionali, infortuni sul lavoro sono le criticità che affliggono ancora il mondo dei lavoratori e quello dei medici del nostro Paese. Attualmente, i medici di medicina generale, quelli dei servizi, la guardia medica e i pediatri di libera scelta non sono coperti da tutele come l’infortunio sul lavoro INAIL e il riconoscimento della malattia professionale INAIL.

Per queste ragioni, abbiamo lanciato una petizione pubblica per dire basta a queste discriminazioni che sono fortemente lesive dei diritti dei lavoratori nell’area della medicina di prossimità. La petizione pubblica prevede, che nel caso ai medici di medicina generale, ai medici dei servizi, la guardia medica e ai pediatri di libera scelta, nell’esercizio delle loro funzioni, che incorrono in un incidente nell’ambito del lavoro, che producano la morte, l’inabilità permanente o l’inabilità assoluta temporanea per più di tre giorni, sia riconosciuto l’infortunio sul lavoro INAIL. Chiediamo, inoltre, il riconoscimento della malattia professionale INAIL.

Vorremmo ribadire il valore del lavoro delle donne medico di famiglia che insieme al all’esercizio della loro professione si fanno carico dei lavori di cura dei propri cari. Queste professioniste non hanno, ancora, tutte le tutele come il diritto di assentarsi per la maternità, previste, invece, per le altre categorie di lavoratori, anche a loro dedichiamo questo 1° maggio.

Non si arresta, inoltre, la crisi delle professioni ospedaliere del Servizio Sanitario Nazionale con la fuga di centinaia di professionisti dal servizio pubblico, con la drammatica condizione in cui versano i dipartimenti di emergenza-urgenza e con la de medicalizzazione del 118.

Dall’altro lato le deficienze in sanità, nella medicina di prossimità e in quella ospedaliera sono ormai croniche tanto che da molti anni e con diversi governi abbiamo assistito a una diminuzione della spesa sanitaria nel rapporto con il PIL. In questo senso anche il Documento di Finanza Pubblica (DFP) 2025, recentemente approvato, nonostante siano aumentati i valori assoluti degli stanziamenti, certifica che la sanità in rapporto con il PIL resta inchiodato al 6,4% fino al 2028.

Il sottofinziamento della sanità è una delle cause che determina la carenza di medici di medicina generale nel nostro Paese. Intere zone d’Italia sono ormai senza medici di famiglia; a tutto questo si aggiunge la crisi del sistema ospedaliero, gravato dai problemi legati ai pensionamenti, dall’aumento dei casi di fuga dal pubblico.

Questo primo maggio lo dedichiamo ai medici e agli operatori sanitari del nostro paese che tanto hanno sofferto, con il sacrificio di centinaia di vittime, nel contrasto al Covid. Da Napoli lanciamo un appello per lo stop alle guerre in corso e per l’affermazione di una pace subito.

Dott.ssa Pina Onotri
Segretario Generale Sindacato Medici Italiani (SMI)

Potrebbero interessarti anche...