Toscana apre la strada al suicidio assistito in Italia. Cittadinanzattiva: “Scelta di civiltà”

Roma, 13 febbraio 2025 – “La fine della vita appartiene a ogni essere umano tanto quanto la vita, porta con sé i medesimi diritti alla dignità e alla autodeterminazione e in più aggiunge l’urgenza dell’ascolto delle volontà degli ultimi istanti”, commenta Francesca Moccia, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva, in merito alla legge approvata ieri dal Consiglio regionale della Toscana sul cosiddetto suicidio assistito.

“Per questo pensiamo che si tratti di una legge doverosa, che recepisce le indicazioni della Corte Costituzionale stabilendo procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto delle sentenze 242/2019 e 135/2024 – prosegue Moccia – Auspichiamo che la legge approvata dalla Toscana vada avanti nel suo percorso, che non ci sia alcun ricorso da parte del governo – che avrebbe dovuto da tempo approvare una norma nazionale – e che faccia da apripista per analoghe disposizioni in altre regioni”.

Le sentenze della Corte Costituzionale hanno indicato chiaramente le persone che possono accedere ai trattamenti per il suicidio assistito: parliamo di persone affette da malattia irreversibile, che questa patologia sia fonte di intollerabili sofferenze, che il paziente sia capace di prendere decisioni libere e consapevoli e infine che lo stesso sia dipendente da un trattamento di sostegno vitale.

“È una scelta di civiltà – continua Filippo La Marca, segretario regionale di Cittadinanzattiva Toscana – che fa onore alla nostra Regione e che dà una risposta concreta alle richieste dei cittadini che si trovano nelle condizioni di sofferenza e di impossibilità di fatto a continuare a vivere”.

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