“Pectus Up”, l’innovativa chirurgia toracica mininvasiva che corregge le malformazioni

All’AOU di Ferrara eseguito con successo il primo intervento su un 15enne

Ferrara, 14 gennaio 2025 – Un team di chirurghi ha recentemente eseguito, con successo, un intervento chirurgico mininvasivo per correggere una malformazione congenita – il Pectus Excavatum – utilizzando la tecnica innovativa denominata “Pectus Up”. Questo metodo rappresenta un’ulteriore evoluzione nel trattamento di una delle più comuni deformità congenite della gabbia toracica, offrendo un’alternativa meno invasiva rispetto alle procedure tradizionali.

Cos’è il Pectus Excavatum

Il pectus excavatum è una malformazione congenita in cui lo sterno si presenta infossato, causando un aspetto cavo al torace e si riscontra in circa uno su 500-1.000 bambini. In alcune famiglie una deformità della parete toracica può essere presente in più membri della stessa famiglia. Oltre alle implicazioni estetiche, la condizione può comportare sintomi fisici, come difficoltà respiratorie, affaticamento o palpitazioni dovuti alla compressione degli organi interni, oltre a disagi psicologici significativi.

Tradizionalmente il trattamento chirurgico richiedeva procedure invasive, caratterizzate da un recupero post-operatorio prolungato a causa del dolore. La tecnica Pectus Up rappresenta una svolta significativa nel trattamento di questa patologia. Il metodo prevede l’utilizzo di una piccola placca metallica che viene fissata al di sopra dello sterno tramite incisioni di pochi centimetri. L’intervento non richiede il sollevamento diretto dello sterno, attraverso strumenti inseriti internamente, ma sfrutta un approccio esterno che riduce il rischio di complicazioni, il dolore post-operatorio e i tempi di recupero.

Vantaggi della tecnica

Tra i principali benefici della tecnica Pectus Up troviamo:

  • minore invasività con incisioni ridotte rispetto alle tecniche tradizionali;
  • tempi di recupero più brevi in quanto i pazienti possono riprendere le attività quotidiane in tempi più rapidi;
  • minore dolore post-operatorio grazie alla ridotta manipolazione delle strutture toraciche;
  • risultati estetici eccellenti perchè la correzione della deformità è evidente subito dopo l’operazione.

L’intervento è stato realizzato presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara dove un’équipe multidisciplinare di chirurghi toracici e pediatrici ha collaborato per offrire un trattamento personalizzato al paziente. La procedura è stata eseguita con anestesia generale e si è conclusa in poche ore. Il paziente, un giovane di 15 anni, ha già mostrato segni di miglioramento fisico e una importante soddisfazione dal punto di vista psicologico.

“La tecnica Pectus Up – sottolinea il dott. Claudio Vella, Direttore del Dipartimento Materno Infantile interaziendale e dell’Unità Operativa di Chirurgia Pediatrica dell’ospedale di Cona – rappresenta una valida opzione di trattamento chirurgico nei pazienti adolescenti, con un ottimo risultato estetico e confort post operatorio. La collaborazione con il dott. Dolci e i suoi collaboratori, oltre che a garantire la gestione del paziente in un contesto ottimale, consente alla Chirurgia Pediatrica di mantenere gli standard di mininvasività delle procedure chirurgiche, nell’ottica del costante trend di aggiornamento procedurale e tecnologico degli ultimi anni”.

“Tale procedura – dichiara il dott. Giampiero Dolci, Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica del Sant’Anna e tra i primi in Italia ad eseguire la tecnica Pectus Up – è ancora in fase di diffusione ma i risultati preliminari sono promettenti. Si auspica che questo metodo possa diventare una delle opzioni principali per il trattamento del pectus excavatum, ampliando le possibilità per i pazienti con soluzioni meno invasive”.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...