Gallarate, 10 gennaio 2025 – Il trattamento del prolasso genitale per anni ha avuto un approccio vaginale o laparotomico. Negli ultimi anni la chirurgia protesica laparoscopica è diventata progressivamente il riferimento, permettendo di ottenere correzioni più accurate, minori tassi di recidiva, una minore degenza ospedaliera e un più rapido recupero funzionale, a fronte di un minor tasso di complicazioni ed effetti indesiderati.
Tra queste la Colposacropessi risulta essere tutt’oggi il gold standard. A fronte di una comprovata efficacia, tale tecnica non è scevra da rischi, connessi principalmente all’approccio chirurgico all’area sacrale (neurologici, vascolari, ureterali, ecc.). Per questo motivo nuove tecniche di sospensione protesica alternative stanno emergendo con l’obiettivo di evitare tali rischi.
Tra queste, la Sospensione Laterale degli organi pelvici, descritta dal prof. Dubuisson nel 1998, sta dimostrando la sua non inferiorità rispetto alla Colposacropessi, con il vantaggio di non richiedere l’accesso all’area sacrale.
Tale intervento nasce per la correzione combinata del prolasso di vescica, di utero o volta vaginale, attraverso il posizionamento di una protesi in polipropilene titanizzata pre-sagomata a T, che viene ancorata all’utero o alla cupola vaginale, con le braccia laterali che vengono sviluppate in un tunnel peritoneale a livello della parete addominale anteriore, che si ancorano alla fascia dei muscoli obliqui dell’addome, con tecnica “tension-free”.
I principali vantaggi della tecnica di Dubuisson consistono, dunque, nell’evitare la dissezione a livello del promontorio sacrale, con tutti i rischi che ne conseguono, ridurre i tempi operatori, consentire la conservazione dell’utero nelle donne che ne facciano richiesta ed evitare conseguentemente la morcellazione dell’utero, riducendo ulteriormente i tempi operatori, nonché evitando il pericolo di eventuale diffusione intra-addominale di tessuto uterino anomalo.
Viene garantito, inoltre, un orientamento più fisiologico dell’asse vaginale, assicurando così una migliore soddisfazione sessuale alla coppia.
Costituisce perciò una scelta mininvasiva, sicura ed efficace, adeguata a garantire il mantenimento del benessere psichico, riproduttivo e sessuale della donna in età fertile, che desidera conservare l’utero, oppure a garantire il ripristino di una normale anatomia pelvica in donne con prolasso di cupola vaginale post-isterectomia.
Finalmente anche a Gallarate è disponibile questo nuovo approccio chirurgico. La prima Colposospensione laterale alla Dubuisson è stata di recente eseguita con successo presso l’ospedale Sant’Antonio Abate dal dott. Giovanni Di Palma, neo-primario della Ginecologia gallaratese, insieme al suo team.
“Questo intervento è solo un primo passo che si inserisce in una cornice più ampia, di potenziamento e riqualificazione dell’offerta diagnostica e terapeutica del nostro presidio ospedaliero, che prevede tra le altre cose il ripristino del servizio di uro-ginecologia, per far fronte alla crescente domanda di cura conseguente all’aumento delle disfunzioni legate ai difetti della statica pelvica, come il prolasso genitale e l’incontinenza urinaria”, ha sottolineato il dott. Di Palma.