Il Consiglio nazionale delle ricerche e Carbfix, leader mondiale nella tecnologia di cattura e stoccaggio mineralogico del carbonio, hanno firmato un accordo strategico per promuovere la ricerca su tecnologie innovative volte a mitigare i cambiamenti climatici e ad accelerare la transizione energetica
Roma, 18 dicembre 2024 – Il Consiglio nazionale delle ricerche e Carbfix, leader mondiale nella tecnologia di cattura e stoccaggio mineralogico del carbonio (CCMS), hanno firmato un accordo strategico quinquennale per promuovere la ricerca su tecnologie innovative volte a mitigare i cambiamenti climatici e ad accelerare la transizione energetica.
Sulla base della loro collaborazione nel progetto GECO (Geothermal Emission Gas Control) di Horizon 2020 (il Cnr era coinvolto con l’Istituto di geoscienze e georisorse), che ha dimostrato il potenziale dell’integrazione del CCMS con i sistemi di energia geotermica rinnovabile, la partnership mira a spingere i confini dell’innovazione sostenibile: i due partner, infatti, concentreranno il loro impegno verso lo sviluppo della tecnologia CCMS, esplorandone l’applicazione su larga scala e l’integrazione in diversi scenari legati all’energia geotermica, alla produzione di idrogeno e per il net zero di industrie del settore “hard to abate”.
La Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza ha commentato: “Sono orgogliosa di annunciare questa collaborazione strategica con Carbfix, un partner di riferimento a livello mondiale nella cattura e stoccaggio mineralogico del carbonio. Questa alleanza rappresenta un passo significativo verso l’integrazione di tecnologie innovative che contribuiranno alla decarbonizzazione e guideranno la transizione energetica globale. Attraverso la sinergia tra ricerca scientifica avanzata e applicazioni industriali, il CNR rafforza il proprio impegno nel contrastare i cambiamenti climatici e promuovere soluzioni sostenibili per un futuro a basse emissioni di carbonio”.
Edda Sif Pind Aradóttir, CEO di Carbfix, ha aggiunto: “La tecnologia Carbfix è nata da collaborazioni internazionali intraprese quasi 20 anni fa: da allora abbiamo fatto grandi progressi nell’implementazione e nell’ampliamento di tale tecnologia. Ma il nostro nucleo è ancora la ricerca e l’innovazione, che la partnership con il Cnr sosterrà ulteriormente, a vantaggio dell’azione per il clima e della ripresa”.
Carbfix, riconosciuta a livello mondiale per il suo lavoro innovativo nella conversione di CO₂ in minerali stabili per lo stoccaggio permanente nel sottosuolo, gestisce il primo hub CCMS su scala industriale al mondo in Islanda. Dal 2007, l’azienda ha dimostrato che il suo processo di mineralizzazione brevettato è una soluzione scalabile per ridurre in modo significativo le emissioni di gas serra e continua ad espandersi attraverso collaborazioni globali con partner accademici, industriali e governativi.
Il Cnr è all’avanguardia nella transizione energetica e nella mitigazione dei cambiamenti climatici e il suo portafoglio di ricerca comprende studi sulla cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS), sul CCMS e sul CCUS, nonché sulle materie prime critiche e sulle fonti di energia rinnovabile come l’energia geotermica, solare e del vento, la bioenergia, l’idrogeno verde e l’idrogeno bianco.
Questa partnership dà, inoltre, priorità al trasferimento di conoscenze e allo sviluppo di capacità e competenze, promuovendo opportunità di formazione per giovani ricercatori e dottorandi.
Un’alleanza che, incoraggiando la collaborazione interdisciplinare e internazionale, mira a rafforzare la cooperazione globale nell’innovazione climatica ed energetica e a dare un contributo significativo alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.