Le Infrastrutture di Ricerca sulla Terra solida in Europa, Stati Uniti e Australia annunciano un accordo fondamentale per migliorare la collaborazione tra i continenti, invitando alla partecipazione globale
Roma/Melbourne/Washington DC, 5 dicembre 2024 – EPOS (European Plate Observing System), AuScope e il Consorzio EarthScope hanno annunciato oggi un protocollo d’intesa che segna l’inizio di una nuova era di collaborazione tra tre delle più importanti infrastrutture di ricerca sulla Terra solida del mondo. La partnership strategica rafforzerà la cooperazione in aree critiche come la governance, l’interoperabilità dei dati e il capacity building, gettando le basi per una collaborazione globale in questo settore.
L’accordo sottolinea una visione condivisa: far progredire la ricerca innovativa nel settore delle geoscienze, costruendo una piattaforma di ricerca globale integrata e collaborativa, aperta e disponibile agli scienziati di tutto il mondo. L’obiettivo è promuovere l’uso sostenibile e inclusivo dei dati multidisciplinari delle scienze della Terra solida, aprendo così le porte all’innovazione e contribuendo ad affrontare sfide di grande impatto sociale, come la mitigazione e la gestione dei disastri e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Collaborare per una visione globale
La partnership tra le tre Infrastrutture di Ricerca affronterà sfide comuni attraverso un’azione coordinata, stabilendo una collaborazione alla quale potranno in futuro unirsi altre infrastrutture, verso una visione sempre più globale.
Tim Rawling, CEO di AuScope, ha sottolineato l’importanza dei partenariati internazionali per realizzare questa visione: “La creazione di partenariati internazionali è essenziale per promuovere una ricerca equa e inclusiva nel campo delle geoscienze. Unendo le forze in tutti i continenti, possiamo massimizzare l’impatto di investimenti, competenze e dati condivisi. Questa collaborazione è un passo fondamentale la gestione dei dati FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, and Reusable – Rintracciabili, Accessibili, Interoperabili e Riutilizzabili) nel nostro settore e per garantire pari opportunità ai ricercatori di tutto il mondo”.
Il protocollo d’intesa identifica le aree chiave in cui la cooperazione internazionale può avere il massimo impatto. Tra queste, governance e la sostenibilità, sviluppo di politiche comuni e la promozione dei principi dei dati FAIR e CARE (Collective Benefit, Authority to Control, Responsibility, Ethics – Benefici collettivi, Autodeterminazione, Responsabilità ed Etica). Queste attività comuni miglioreranno la scalabilità e la sostenibilità delle infrastrutture di ricerca, rendendole in grado di sostenere non solo l’eccellenza scientifica, ma anche la risposta a questioni di elevato impatto sociale.
Rebecca Bendick, CEO di EarthScope, ha così espresso tutto il suo entusiasmo per il potenziale della partnership: “Unire le forze con EPOS e AuScope è un’opportunità incredibile. Questo accordo è più di una semplice dichiarazione d’intenti: è un piano d’azione concreto che promuoverà l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di competenze tra i ricercatori e gli esperti informatici. Siamo impazienti di accogliere altri attori globali in questa iniziativa e per costruire una comunità veramente internazionale nelle geoscienze”.
Azioni concrete verso un’infrastruttura di ricerca globale
Lilli Freda, direttore esecutivo di EPOS ERIC, sottolinea come la collaborazione fosse avviata da anni e le discussioni in corso abbiano rivelato il potenziale di un approccio unitario per affrontare le sfide globali: “Fin dall’inizio abbiamo visto il grande potenziale di lavorare insieme per creare un valore reale per le nostre comunità di ricerca. Questo protocollo d’intesa non si limita a concordare i principi, ma è una tabella di marcia per azioni concrete, soprattutto in settori come l’interoperabilità dei dati. Possiamo considerarlo il primo passo verso la costruzione di un’infrastruttura di ricerca globale per le scienze della Terra solida aperta ai ricercatori di tutto il mondo”.
Il memorandum delinea azioni specifiche, tra cui una serie di incontri e workshop tecnici nel 2025 su temi quali le infrastrutture digitali e lo sviluppo delle competenze. I membri della partnership si propongono, ad esempio, di condividere informazioni sulle soluzioni tecniche adottate e come allinearsi su standard comuni e migliorare la fruibilità dei dati. Queste iniziative garantiranno che le infrastrutture rimangano all’avanguardia dei progressi tecnologici e continuino a promuovere la scienza aperta su scala globale.
Una chiamata alla partecipazione globale
La nuova partnership è stata concepita per essere dinamica e aperta, con un invito ad aderire alle infrastrutture di ricerca di altre regioni del mondo. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo e l’adozione di soluzioni comuni, aprendo la strada a un’infrastruttura di ricerca globale più integrata e interoperabile.
Uno dei primi obiettivi per i membri è la creazione di un comitato esplorativo che esaminerà possibili opportunità progettuali e di finanziamento per affrontare sfide globali e realizzare soluzioni innovative nel campo delle scienze della Terra solida. Questa collaborazione accoglie la partecipazione di infrastrutture di ricerca di tutto il mondo, per unirsi a noi nella costruzione di una comunità geoscientifica collaborativa, interoperabile e globale.